Ambulatori al “distretto sanitario” per i vaccini Covid. La proposta di Cardano è

Paola Torno Cardano è

Colpito dallo tzunami Covid19, come piace dire dal marzo scorso al presidente Fontana, il servizio sanitario regionale non si è ancora ripreso. Dimostratosi inefficace un anno fa, lo è ancora oggi nonostante cambi al vertice e fanfare spiegate.

Ospedali al collasso, ritardi e scandali sull’approvvigionamento di dispositivi sanitari, investimenti scellerati dettati dall’apparire più che dall’essere (come 17 milioni di euro spesi per la terapia intensiva al Portello di Milano fortemente sottoutilizzata e priva di prospettive di riutilizzo futuro), raccolta e trasmissione di dati sballati sul numero di contagi anche in epoca Moratti, sistema di tracciamenti saltato, e da ultimo piattaforma per le prenotazioni, costata 22 milioni di euro, in tilt. E nella classifica per numero di vaccinati il “primato” lombardo è superato da una decina di altre regioni.

Poi c’è stato anche il pasticcio dei vaccini antinfluenzali, quello forse più inspiegabile: unica regione in Italia, la Lombardia ha acquistato i lotti antiinfluenzali praticamente a rischio epidemico terminato (tanto che sono avanzate 900mila dosi ormai inutili).

Diventa difficile proseguire nell’elenco troppo lungo degli sprechi e delle inefficienze sanitarie della amministrazione lombarda guidata da Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia e retta da una serie di assessori non eletti dai cittadini.

Diventa però facile trasferire lo sguardo sul nostro paese, Cardano, la cui amministrazione di fatto politicamente ricalca la fisionomia regionale, anche nel numero di assessori nominati e non eletti.

Come “Cardano è” ci siamo più volte espressi sui nodi scoperti della Sanità locale (I medici di base rimasti soli, code e assembramenti nell’unico poliambulatorio durante il primo lockdown, ricette on-line che sembravano un miraggio) e abbiamo dato numerosi contributi e idee su come affrontare l’emergenza.

Con questo comunicato stampa, se da un lato esprimiamo la nostra critica e denuncia per gli errori di Regione Lombardia, dall’altro vogliamo sollevare la nostra preoccupazione per la mancanza di interventi del Sindaco Colombo, avanzando anche una proposta.
Il vaccino è l’unica arma per debellare la pandemia e noi ci auguriamo che la campagna vaccinale prosegua senza ulteriori intoppi; sappiamo che per una accelerazione forte dobbiamo aumentare una capacità logistica di somministrare i vaccini sul territorio e che tutti i comuni sono chiamati a mettere a disposizione spazi per aumentare il numero giornaliero di vaccinati.

Lo stabile oggi di proprietà della ASSP in via De Amicis è stato sede di servizi medici ambulatoriali, tanto che in paese molti lo conoscono ancora come il “distretto sanitario”; oltre a questa vocazione sanitaria ha numerosi locali inutilizzati, ha la facilità del doppio accesso e un parcheggio comodo.

Noi proponiamo che si chieda all’Azienda Speciale di metterlo a disposizione e attrezzarlo per ricavare di nuovo ambulatori. Così che quando i nostri medici di base potranno inoculare il vaccino anti-Covid abbiano a disposizione spazi adeguati, dove i nostri concittadini si sentano confortevolmente accolti.

Inoltre non c’è solo il Covid. In uno spazio così ristrutturato e ben progettato, oggi e tra molti anni le persone con altre patologie, che hanno bisogno di screening potrebbero trovare a pochi metri da casa risposte ai loro bisogni di salute.
Ci preoccupa che nessuno ci abbia pensato. Ci preoccupano i 100mila euro in meno preventivati nel sociale per il 2021, i 45mila euro in meno sugli anziani.

Per Colombo e i suoi assessori evidentemente altre sono le priorità: asfaltature e palazzo municipale (del quale però appare ancora molto fumoso lo stato progettuale e finanziario)in primis.

Si appellano alla rigenerazione urbana per interventi a macchia di leopardo; forse addirittura rispolvereranno il riuso delle Ex Pascoli, solo perché in odore di finanziamento come edificio scolastico, senza nemmeno sapere dire se servirà o meno.

Nessuna progettualità complessiva, forse si ispirano a Fontana: investimenti dettati dall’apparire più che dall’essere.

Paola Torno
(Capogruppo di Cardano è)

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