Ancora 2 mesi di agonia per i solarium nel parco ex Ila di Legnano, poi il via ai lavori

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LEGNANO – Il Comune di Legnano annuncia che sta per scattare il semaforo verde per il progetto di messa in sicurezza dei solarium nel parco ex Ila. Il giorno dopo l’ennesimo Sos lanciato dal Movimento dei Cittadini sullo stato sempre più precario in cui versano le due storiche strutture, in parte crollate e sommerse dalla vegetazione (nella foto), Palazzo Malinverni informa oggi, giovedì 5 agosto, che l’approvazione della delibera che permette l’applicazione dell’avanzo di amministrazione, avvenuta nel Consiglio comunale del 27 luglio, può finalmente dare attuazione al progetto per la loro messa in sicurezza.

Per l’intervento, inserito nel piano triennale delle opere pubbliche e finanziato con 200.000 euro, il Comune ha partecipato nei mesi scorsi al bando regionale per l’assegnazione di contributi per la rimozione di manufatti contenenti amianto. La richiesta di 200.000 euro relativa alla copertura dei solarium è risultata finanziabile ma prima delle non ammesse, come risulta dalla comunicazione ricevuta dagli uffici lo scorso 21 luglio.

Prima opera non ammessa nel bando regionale

Nel frattempo l’Amministrazione aveva già provveduto a bandire la gara per i lavori “senza impegno di spesa” in modo da guadagnare tempo quando le risorse si fossero rese disponibili attraverso il bando o preventivate nel bilancio. Le prossime tappe dell’iter saranno l’aggiudicazione della gara e l’affidamento dei lavori da parte del settore Opere pubbliche. La consegna del cantiere è prevista per la fine di agosto: a quel punto l’azienda dovrà far pervenire ad Ats il piano per la rimozione dell’amianto; l’inizio dei lavori dovrebbe avvenire per la fine di settembre.

Nelle ultime settimane l’Amministrazione Radice ha inoltre provveduto a raccogliere informazioni dalla Regione: anche a lavori iniziati, il Comune avrebbe diritto al finanziamento nel caso in cui la Regione decidesse di aggiungere altri fondi a quelli già stanziati per il bando.

Bianchi: «Prima azione concreta dopo anni»

«Abbiamo tenuto fede – sottolinea l’assessore alle Opere pubbliche, Marco Bianchi – a quanto detto in fase di discussione del bilancio previsionale. Dopo anni di incuria e abbandono l’Amministrazione comunale mette in atto la prima azione concreta per porre in sicurezza questo bene e lo fa non appena è stato possibile applicare l’avanzo di amministrazione».

La soluzione della messa in sicurezza dei solarium era stata indicata dalla giunta all’inizio dell’anno, preferendola all’ipotesi della copertura dei manufatti. L’intervento consisterà nella bonifica delle tegole in amianto, nella rimozione della vegetazione e nello smontaggio degli elementi di legno, che saranno conservati e catalogati.

Ma Brumana: «Nessun recupero, pronti a denunciare»

Per il consigliere comunale Franco Brumana, però, la messa in sicurezza annunciata va interpretata nel senso che «elimineranno il pericolo per la salute pubblica derivante dalle lastre di copertura contenenti amianto e non nel senso di salvaguardia dei due monumenti. Ancora una volta – incalza – la Giunta Radice si è dimostrata innanzitutto attenta alla propaganda perché ha usato il termine accattivante “sicurezza”, perché ha vantato il suo operato dicendo che questo intervento avverrà “dopo anni di incuria e di abbandono” e perché ha taciuto sulle conseguenze della rimozione dei tetti. Il programma triennale delle opere pubbliche non prevede sino a tutto il 2024 alcun intervento di ricostruzione della copertura, quindi i solarium resteranno quantomeno per i prossimi tre anni esposti completamente alle intemperie, con le immaginabili conseguenze.
«A questo punto però sta finendo la pazienza di chi ha a cuore Legnano e le sue bellezze. Pertanto se entro settembre non verrà preso un serio, chiaro e inequivocabile impegno politico a ricostruire la copertura dei solarium con procedura di urgenza, non resterà altro che interessare la Procura della Repubblica con una denuncia per il reato di danneggiamento al patrimonio storico-artistico, previsto dall’art. 733 del codice penale».

Il Movimento dei Cittadini: «Così l’incuria sta divorando i solarium a Legnano»

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