Andrea Cerelli, Professore a “L’Eredità”: «Busto è casa, qui mi rigenero»

BUSTO ARSIZIO – Ha 30 anni e ha già girato il mondo, vivendo a New York, Parigi e Roma, «ma Busto è casa, mi rigenera, e per questo ho scelto di tornare qui». Andrea Cerelli, il Professore de “L’Eredità”, il popolarissimo game show preserale di Raiuno, si racconta in un incontro organizzato dal consigliere comunale Alessandro Albani. Che, da spettatore abituale della trasmissione, lo definisce come «una delle tante eccellenze di Busto, che tiene alto il nome della città, più volte citata» apparendo al fianco di Flavio Insinna in una trasmissione che tiene mediamente incollati allo schermo cinque milioni di italiani. «Ora la gente mi riconosce per strada» ammette Andrea.

«Il mio punto di riferimento»

Andrea Cerelli con Alessandro Albani

Originario del quartiere di Madonna Regina, Andrea Cerelli è nato e cresciuto a Busto e ora vive in zona San Michele, dove torna ogni weekend quando è libero dal lavoro a Roma. Il legame con la città è fortissimo: «Tento di spendere qui più tempo possibile – rivela – perché in una vita che mi ha portato a viaggiare, tra l’America, Parigi e Roma, è sempre stata il mio punto riferimento. Quando torno dopo un po’ di tempo, mi piace prendere la macchina a ritrovare i profumi e le luci del mio quartiere di Madonna Regina, mi rilassa. Per me è casa, mi rigenera molto. O anche andare al Ticino, come facevo da ragazzo con gli amici quando andavo alle scuole Bossi. Busto è una città che, come Milano, ha delle chicche bellissime e anche architettonicamente, con il suo Liberty, ha molto da dire».

La Busto di Andrea

Il suo percorso scolastico è iniziato alle Pascoli, proseguito alle Bossi, e poi alle superiori all’Itc Gadda di Gallarate. Ha fatto atletica, prima alla Polisportiva Olonia di Olgiate Olona poi alla Pro Patria quando è stata realizzata la pista di atletica di Sacconago, con l’allenatore Vittorio Ramaglia: «110 e 400 ostacoli, sono arrivato anche ai campionati italiani». Ha due sorelle, Rachele che ha studiato all’Icma e ora vive a Marsiglia dove fa la tatuatrice («alcuni dei miei tatuaggi li ha fatti lei») e Francesca, che è direttore di una clinica veterinaria Ca’ Zampa a Milano. Quando è a Busto passa il tempo con «amici che per me sono fratelli, con cui posso parlare di tutto, lasciando da parte il lavoro» e frequenta molto il “Dieci”.

Consigli per una Busto a misura di giovani

Innamorato della sua città, da giramondo può permettersi qualche suggerimento per renderla più attrattiva per i giovani: «Organizzerei più eventi e sfrutterei meglio location dalle grandi potenzialità come il Museo del Tessile – sostiene Andrea Cerelli – ma soprattutto darei più libertà ai giovani di fruire di quegli spazi. Ci vorrebbe più flessibilità, sotto questo punto di vista dovremmo imparare dagli americani: porta interazione, dinamicità». E del Baff (per il quale lo pronostichiamo per un ruolo nella prossima edizione) dice: «Sarebbe bello che lo si potesse far crescere e rafforzare».

L’esperienza a “L’Eredità”

E il suo essere di Busto Arsizio spesso viene sottolineato dal conduttore Flavio Insinna. «Sottolinea la cadenza, o i piatti tipici come la cassoeula – fa notare Andrea Cerelli – sento di rappresentare questa parte di Italia in trasmissione. Flavio lo considero un grande mentore. Con lui mi trovo benissimo, e mi insegna molto. Ha una cultura sterminata, in ambiti artistici ma anche umanistici. Mi ha fatto scoprire il cinema italiano degli anni 50-60-70». A “L’Eredità”, Andrea Cerelli ci è arrivato «per sostituire Ginevra – racconta – avrei dovuto fare solo un paio di settimane», poi però la novità del “Professore” maschio (in ossequio alla parità di genere, visto che nel suo ruolo c’è anche Samira Lui) è piaciuta e la sua presenza è diventata fissa.

La carriera

Un po’ di merito è anche di sua sorella Rachele, maggiore di 4 anni: «Mi ha sempre spronato a fare corsi di recitazione, e aveva ragione. Ma lei è il mio alter ego». La popolarità Tv per Andrea Cerelli arriva dopo una carriera da giramondo tra una miriade di lavori. Prima come modello, con gli inizi a Milano e la consacrazione a Parigi, quando dopo il primo defilè con Givenchy diventa testimonial di Armani, Dolce&Gabbana, Cavalli e Msgm. Quindi tre anni a New York, dove inizia a disegnare gioielli, «una delle mie passioni, con i motori, i cavalli e i profumi», e fare consulenza per la metalleria delle borse. «New York l’ho amata e odiata, ti aliena, ti fa sentire molto piccolo e molto più categorizzato – rivela – a me la società italiana piace molto, per questo sono tornato qua». Il design lo porta a collaborare con Givenchy per il progetto Mystic Bag, lavorando tra Parigi e Scandicci. Poi il ritorno al mondo della moda, fino alla telefonata di Francesco Facchinetti che gli annuncia che Banijay, la società di produzione de “L’eredità”, sta facendo un casting maschile. Ed è così che si aprono le porte per il contratto con Mamma Rai che porta questo ragazzone di 1 metro e 92 ad entrare tutte le sere nelle case degli italiani. Il capitolo Tv per Andrea Cerelli è appena iniziato. Tra i suoi sogni per il futuro c’è quello di «condurre un talk». Ma innovativo: lo immagina «dinamico, che tratti argomenti sociali sulle nuove generazioni, come i cambiamenti nei rapporti umani all’epoca d i social e del mondo digitale».

busto arsizio andrea cerelli – MALPENSA24