Si chiude l’Anno europeo dei Giovani 2022: Helin Yildiz (Pd) da Varese a Bruxelles

VARESE – Pochi giorni fa, l’1 dicembre, è stata firmata a Bruxelles la Carta Europea dei Giovani e della Democrazia, sotto l’egida del Comitato europeo delle regioni e del Forum europeo della gioventù. Presente anche la consigliera comunale di Varese Helin Yildiz, che quest’anno è entrata a far parte del programma europeo per giovani amministratori eletti “Young Elected Politicians”. La Carta è stata firmata durante la seduta plenaria del Comitato delle regioni, che ha formalmente segnato la conclusione dell’Anno europeo dei giovani 2022.

Gli obiettivi della Carta

«La Carta è il frutto di un processo partecipativo e di proposte dal basso, in collaborazione con rappresentanti di organizzazioni giovanili e giovani politici eletti a livello locale e regionale di tutta l’UE – afferma Helin Yildiz – la Carta formula 49 raccomandazioni sull’istruzione, la cooperazione e l’informazione; la leadership e la partecipazione democratica dei giovani; il ruolo delle nuove tecnologie e della digitalizzazione. Ad esempio, potenziare l’educazione civica, abbassare l’età minima per il voto e incoraggiare i giovani a candidarsi alle elezioni, sono solo alcune di queste raccomandazioni. Viene anche resa evidente la necessità che una prospettiva giovanile sia inserita in tutte le politiche pernitenti dell’Unione Europea».

L’esempio di Varese

«Tutto molto bello e interessante, ma alla fine sono i fatti che contano: spero che queste raccomandazioni vengano tradotte concretamente in fatti in tutti i livelli decisionali europei, a partire da quello locale. Un esempio concreto qui a Varese? La notizia – proprio di pochi giorni fa – sull’acquisto del City Hotel di Varese da parte dell’Università dell’Insubria al fine di renderlo una residenza universitaria è una notizia fantastica: 65 posti letto in più per giovani studenti che verranno a studiare nella nostra città. Un’operazione di circa quattro milioni euro, di cui 2 milioni e 600 mila ottenuti grazie a un bando del Miur con i fondi del Pnrr, vale a dire nell’ambito del maxi progetto di ripresa economica Next Generation Eu. La dimostrazione che, quando i progetti sono credibili e c’è la volontà, l’Europa c’è, anche per i giovani».