Patto Civico per Majorino, i volti di Varese. «Siamo diversi dalla lista Fontana»

Da sinistra Ulivi, Andreazza, Citterio, Orlandino, De Simone e Galimberti

VARESE – «Non è un cartello elettorale e non ci sono esponenti dei partiti che non hanno trovato posto nelle liste dei partiti. La pluralità è il nostro valore aggiunto». Con queste parole il coordinatore del “Patto Civico per Majorino Presidente” Walter Andreazza ha introdotto i candidati varesini della lista, a supporto del candidato presidente del centrosinistra Pierfrancesco Majorino. Tutti hanno rimarcato la profonda differenza di vedute e proposte con le politiche della giunta uscente di centrodestra. E in un confronto diretto con l’altra civica, quella di Fontana, non è mancato un affondo del sindaco Davide Galimberti. «Qui nessuno è stato estromesso all’ultimo».

I volti per Majorino

«Serve gente che faccia» lo slogan della lista, un gioco di parole che punta a mettere in primo piano i volti dei candidati. Ecco dunque quelli della provincia di Varese: la presentazione oggi, giovedì 19 gennaio, nella città giardino. «Fontana è il peggior presidente mai espresso dalla Regione Lombardia – ha esordito Andreazza – la nostra è una lista di persone competenti, radicate nel territorio e nella società civile». Ma i protagonisti sono stati ovviamente i candidati che si sono alternati al tavolo, a partire da un nome in arrivo da fuori provincia come Francesca Ulivi, assessore alla salute del Municipio 1 Milano, che si è soffermata sui temi della salute, con un focus sul sostegno ai malati cronici. Ha parlato di sanità anche il vicesindaco di Vedano Olona Vincenzo Orlandino, che ha ricordato poi i problemi che riguardano i comuni, come la sicurezza. «Contro lo spaccio nelle zone boschive non si possono lasciare i comuni e le forze dell’ordine da soli». Gisella Incerti, che viene dal mondo radicale, ha sottolineato i problemi delle carceri lombarde: due su tutti il sovraffollamento e il numero dei suicidi. Fa parte della segreteria nazionale di Possibile invece Walter Girardi, che da sempre si occupa di ambiente. «Regione Lombardia ha sempre disatteso le dinamiche ambientali e non si è resa conto che stiamo vivendo una crisi climatica globale».

De Simone il nome varesino

Viene da Turbigo Renata Cerutti, che ha insistito sull’importanza della formazione tecnica per il lavoro, mentre è un medico, in servizio presso l’Ospedale di Gallarate, Leonardo Tomasello. «Oggi la sanità è allo stremo, vediamo una serie di servizi che chiudono perché il personale va in pensione, nel privato o in Svizzera». Ultimo a presentarsi il capolista, il consigliere comunale (ed ex assessore) varesino Dino De Simone. «Questa volta dopo 30 anni in Lombardia ci giochiamo una partita straordinaria e questa partita si vince solo nei territori, andando casa per casa a cercare voti per Majorino. Abbiamo una responsabilità enorme: portare Majorino presidente della Lombardia, perché ce lo meritiamo». Poi un aneddoto personale: «30 anni fa quando facevamo le associazioni studentesche con Majorino sognavamo di cambiare il mondo. Gliel’ho ricordato qualche giorno fa: ancora oggi il coraggio di cambiare non è passato».

L’affondo del sindaco

In conferenza anche il sindaco di Vedano Olona Cristiano Citterio («Questi candidati ci stanno mettendo tanto entusiasmo, tanta passione e competenza») e quello di Varese Davide Galimberti. «La lista civica – ha detto – è una composizione delle figure più vicine al candidato presidente: qui si radunano le personalità più forti su cui il presidente si connota, qui c’è la parte sociale, sanitaria ambientale e così via: qui queste caratteristiche ci sono tutte nella lista Majorino». Quindi l’affondo, con Galimberti che ha messo in paragone la civica di Majorino con quella della controparte a supporto del presidente uscente. «Nella lista varesina del candidato presidente Fontana ci sono una serie di elementi che devono essere chiariti: come è possibile innanzitutto che all’interno della lista ci sia candidato Stefano Clerici che è stato cacciato via a calci nel sedere dallo stesso Fontana nel 2014? Come si fa a distanza di pochi anni rimettere nella lista più vicina al presidente una figura così?». E poi un nuovo riferimento al caso Lunghi, su cui il sindaco si era già espresso ieri. «In questa lista nessuno è stato estromesso all’ultimo. Questo è un altro elemento che caratterizza lo stile di Majorino rispetto alla lista Fontana».

La lista

Dino De Simone, Renata Cerutti, Walter Girardi, Gisella Incerti, Vincenzo Orlandino,
Serena Masi, Leonardo Tomasello, Francesca Ulivi