Legnano apre il libro dei sogni con il concorso di idee per ridisegnare il centro

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LEGNANO – Il sindaco Radice li chiama «stimoli», l’assessore Fedeli «suggestioni». Sono le idee del concorso “Ridisegnare il centro” voluto dalla giunta di Legnano per ripensare quattro piazze (Sturzo, Mocchetti, Monumento e Butti) tra la Ztl del centro e la stazione ferroviaria, insieme con le loro connessioni lungo l’asse di corso Italia, quest’ultimo per la verità poco toccato dai progetti finalisti. Idee piene di verde e su misura per la mobilità sostenibile, come piace all’amministrazione comunale, ma in buona parte destinate a restare sulla carta: perché, appunto, di idee si tratta, che dovranno fare i conti con scelte, costi e fattibilità.

Presentato il progetto vincitore

I progetti finalisti sono stati presentati oggi, giovedì 19 gennaio, nell’aula consiliare del Comune con altri cinque oggetto di menzione della giuria fra i 27 presentati; saranno messi in mostra “open air” nei percorsi interessati. Su tutti ha prevalso il progetto (nelle foto sopra) firmato da quattro autori (Nicolò Privileggio, Manuel Clasadonte, Stefano Ivaldi e Ludovica Lasagni) che si aggiudica 32.000 euro e – come altri – conferisce una marcata impronta verde alle aree interessate, con il radicale ripensamento, in particolare, di piazza Mocchetti con aiuole quadrate rialzate in modo da creare una seduta lungo i muretti perimetrali e un duplice filare di tigli intorno a uno spazio d’acqua. Il risultato è un giardino fiorito con prati, cespugli e perfino alberi.

Un progetto tanto bello quanto improbabile, data la scarsa profondità del terreno della piazza, sovrastante un’autorimessa interrata che coincide con le sue dimensioni; mentre l’attuale, desolante stato delle fioriere collocate a suo tempo da un privato non lascia molto spazio all’ottimismo sul loro rispetto. Soprattutto, la piazza è sì ad uso pubblico ma di proprietà privata, pertanto l’amministrazione comunale non potrà deciderne in proprio il destino; ancora, uno dei condomini che vi si affacciano ha come possibile opzione quella di chiudere l’accesso della sua parte con cancelli, come già avvenuto per gli altri due condomini (compreso il grattacielo, sulla parte posteriore).

Dai parcheggi alle vasche

Il secondo progetto classificato dà per scontata la realizzazione (ancora tutta da decidere) di un mercato coperto nell’area dell’ex Manifattura, mentre il terzo fa leva sull’idea di città attrattiva e di relazione con un sistema di percorsi alberati e ciclabili. Alla luce dei risultati, il concorso può apparire prematuro in attesa di definire il futuro di aree adiacenti delle dimensioni dell’ex Franco Tosi e dell’ex Manifattura, nonché l’accessibilità all’area della stazione, oggi “strozzata” con un unico accesso veicolare privo di sbocchi.

Fra le altre “idee” dei progetti menzionati, uno prevede in piazza Sturzo spazi, seppure circondati da abitazioni, destinati a mostre e concerti, un altro un grande bacino di raccolta dell’acqua piovana. Soltanto uno dei primi classificati (ma non quello vincitore) vi ha previsto quello che potrebbe davvero servire e di cui si parla da più di trent’anni, ovvero un parcheggio sotterraneo, magari multipiano. Fra i suggerimenti più interessanti, la collocazione in appositi spazi dedicati di grandi macchine industriali, come turbine, a testimonianza del passato industriale della città.

Radice: «Guardiamo a Milano»

«Sono rimasto molto colpito» ha commentato il sindaco dopo aver visto per la prima volta i progetti; Lorenzo Radice si è quindi tolto qualche sassolino dalle scarpe. «È la migliore risposta a chi dice che questa amministrazione è ferma. La città è alla ricerca della propria vocazione, in stretta relazione con i flussi di uscita da Milano, con un’attrattività non più “Altomilanese centrica” ma che guardi al capoluogo. Noi siamo “Legnano virgola Milano”, polo di un territorio vasto. Altra questione che qualche cittadino non ha capito è come contemperare interessi privati con una funzione pubblica degli spazi, cosa che serve per rilanciare la città ma anche quegli interessi privati come avviene per qualsiasi spazio aperto bello, fruibile e vivibile. Stiamo investendo per mettere la città in grado di passare dalla ricerca delle idee alla loro realizzazione nei prossimi 10-15 anni»

A colpire di più l’assessore alla “città futura”, Lorena Fedeli, è stata la proposta di «dare dignità a piazza del Monumento con connessioni importanti (oggi non c’è neanche un attraversamento pedonale per raggiungere il Guerriero, nda). L’obiettivo ultimo è ampliare l’utilizzo dell’area centrale della città oltre piazza San Magno, facendo rivivere gli spazi alle sue spalle in una logica di sistema.

«Altro tema importante – ha aggiunto Fedeli – è la piazza della stazione, con la connessione da via Lega. Questo è stato il primo concorso di idee come base per la progettazione urbanistica non di un edificio ma di una città, nell’ottica del nuovo Pgt. Un altro pezzo della partecipazione avviata sul Piano di governo del territorio che spero sia l’avvio di un percorso».

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