Varese, Galimberti spariglia: «Su Lunghi serve chiarezza. Errore non candidarlo»

Da sinistra Fabio Lunghi e Davide Galimberti in uno dei momenti di collaborazione istituzionale degli ultimi anni

VARESE – «Quando si chiede al presidente uscente della Camera di Commercio di candidarsi non solo va candidato ma probabilmente bisogna fare di tutto per farlo eleggere». Entra a gamba tesa il sindaco di Varese Davide Galimberti sul caso politico della settimana: la candidatura sfumata all’ultimo di Fabio Lunghi per la lista di Lombardia Ideale (nel video sotto l’intervista completa, con un commento anche sulle prospettive per le regionali).

Il gol di Galimberti

Il primo cittadino di Varese, pur giocando la partita nell’altra metà campo, quella del centrosinistra, non si esime dal dire la sua sulla patata bollente che da diversi giorni agita le anime della coalizione avversaria. Solo silenzi in merito si sono registrati nella squadra, tanto per rimanere nella metafora calcistica, del presidente Attilio Fontana. Il “capitano” (e qui Salvini non c’entra) governatore ha liquidato la questione passando la palla al suo uomo di fatica Giacomo Cosentino. Ma il mediano di Lombardia Ideale si è improvvisato in un dribbling che non è certo cosa da centrocampisti, raccogliendo così scarsi risultati. Galimberti ne ha approfittato per partire in contropiede e mettere a segno un gol pesante: «Non conosco i dettagli, ma quello che è avvenuto penso che sia assolutamente da chiarire nell’interesse della collettività».