L’Insubria acquista il City Hotel di Varese: diventerà una residenza universitaria

VARESEL’Università dell’Insubria acquista il City Hotel di Varese (nella foto): da gennaio 2023 sarà una residenza per studenti con 65 posti letto. L’ateneo raddoppia così la sua capacità di accoglienza, grazie a un cofinanziamento di 2 milioni e 600mila euro del Mur nell’ambito dei fondi Pnrr. E a Como il prossimo giugno riapre il Collegio Santa Teresa.

Residenza per studenti

Un nuovo spazio per l’Università dell’Insubria in una posizione strategica in centro Varese: l’ateneo sta dunque per acquistare il City Hotel per farne una residenza per gli studenti. Un’operazione complessiva di circa quattro milioni euro, per i quali l’Insubria ha ottenuto un importante cofinanziamento di 2 milioni e 600mila euro dal Ministero dell’Università e della ricerca, nell’ambito di un bando per la realizzazione di posti letto per universitari, con fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Il decreto di assegnazione è datato 28 novembre e pubblicato sul sito del Mur: l’Ateneo di Varese e Como è in ventunesima posizione su 46, seconda università in una graduatoria caratterizzata dalla prevalenza di soggetti privati, a testimoniare il valore e il merito del progetto gestito interamente dagli uffici dell’Insubria.

Pronto da gennaio

Così commenta il rettore Angelo Tagliabue: «Anche con il City Hotel, come con il progetto del Campus Diffuso, portiamo l’università e gli studenti nel cuore della città, in un’ottica di sostenibilità sociale, di dialogo, di condivisione di risorse e servizi, di sinergia di azioni. Il tutto con attenzione alle tematiche della rigenerazione urbana. Di fatto, tra Varese e Como, stiamo raddoppiando l’ospitalità per i nostri studenti, con una politica di sostegno, di riconoscimento del merito e di agevolazioni contro il caro prezzi». Il City Hotel, ubicato in via Medaglie d’Oro 35, è una struttura alberghiera di sette piani, per una superficie totale lorda di 3235 metri quadrati, «completa di arredi e corredi e con impianti funzionanti e certificati», come si legge nella proposta di acquisto che sarà finalizzata a inizio dicembre tra l’Università dell’Insubria e la società della proprietaria Bianca Maria Ambrosini. Costruito nel 1966 e chiuso dal 9 marzo 2020, primo giorno di lockdown, l’hotel è sempre stato un fiore all’occhiello dell’ospitalità varesina ed è tuttora in ottime condizioni: entro un mese sarà pronto per la nuova destinazione d’uso. Il collegio universitario avrà 65 posti letto in camere doppie, spazi comuni per ristorazione, sale meeting e servizi e potrà accogliere gli studenti già da gennaio 2023.

Posizione strategica

Strategica la posizione: il City sorge tra le stazioni ferroviarie (da dove è operativo anche il collegamento Tilo con Como), l’uscita dell’autostrada Milano-Laghi e piazza Repubblica, dove ha sede il Rettorato. Si tratta di una zona della città geograficamente orientata verso il Campus di Bizzozero, raggiungibile in pochi minuti con gli autobus dedicati e quelli di linea. L’edificio è anche vicino al quartiere di Biumo Inferiore, dove nascerà il campus diffuso, progetto dell’Insubria e del Comune di Varese per ospitare un collegio studentesco. La notizia del City Hotel arriva a pochi giorni dalla delibera del Consiglio di amministrazione dell’Insubria che ha stanziato i fondi necessari per la riapertura del collegio Santa Teresa a Como, dove da luglio 2023 saranno disponibili trenta posti letto. Con queste operazioni l’Università dell’Insubria raddoppia i posti letto per gli studenti: a Varese i 65 posti del City si aggiungono ai 96 del Collegio Cattaneo, in attesa del campus diffuso di Biumo; a Como i 34 posti del Santa Teresa ampliano l’offerta della Presentazione, dove al momento i posti sono 40 ma diventeranno 90 con l’acquisizione di tutta la struttura dal Politecnico di Milano.

Il commento di Capriolo

«Un’ottima notizia quella dell’investimento che l’Università dell’Insubria sta per portare a termine nel centro di Varese, con l’acquisto dell’ex City Hotel per trasformarlo in residenza per studenti – dichiara il consigliere comunale del Pd Matteo Capriolo – Un progetto di ateneo diffuso che va inserirsi bene nella complessiva rigenerazione dell’area del centro storico compresa tra il nuovo Polo Culturale della ex Caserma e lo Studentato di Biumo Inferiore: interventi importanti per rendere Varese sempre più attrattiva come città universitaria, con nuovi spazi dedicati agli studenti nel cuore cittadino. Un positivo effetto domino attivato dal processo di rigenerazione che la città sta conoscendo in questi anni in cui i giovani rivestono un ruolo cruciale».