Antonelli attacca la preside dell’Ite Tosi: «Fa politica e le piace andare sui giornali»

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BUSTO ARSIZIO – «La preside fa politica e le piace andare sui giornali». Lo ha affermato il sindaco Emanuele Antonelli che questa sera, lunedì 15 giugno, durante il consiglio comunale online, ha riacceso il battibecco con la dirigente scolastica dell’Ite Tosi. Che nei giorni scorsi è esploso dopo la richiesta della preside di poter effettuare una serie di interventi per adeguare gli spazi interni alla scuola in vista del rientro degli alunni a settembre.

Lo scontro tra il sindaco e la dirigente scolastica Amanda Ferrario regala un tempo supplementare in sala esagonale a Palazzo Gilardoni. Dove nel corso della discussione relativa all’approvazione della nuova convenzione tra Provincia e Comune sulla realizzazione di azioni integrate nei settori edilizia scolastica, cultura e sport, è sbucata fuori la questione del Tosi. E il primo cittadino, che per l’occasione ha parlato in qualità di presidente della Provincia, non ha esitato ad affondare il colpo nei confronti di Amanda Ferrario.

Il primo round

Tutto nasce da una richiesta della dirigente scolastica Amanda Ferrario di poter effettuare, grazie a 112 mila euro di fondi ministeriali già nelle disponibilità dell’Ite, una serie di interventi in vista della riapertura delle scuole. E nello specifico, le opere proposte riguardavano l’abbattimento di 7 o 8 pareti di tramezzo per dare vita a 16 aule più grandi ad uso delle classi prime. Sull’intervento, all’istituto di viale Stelvio davano per certa l’autorizzazione della Provincia, che è l’ente responsabile. Questo per i funzionari. Non per l’Antonelli presidente, il quale, nei giorni scorsi, durante una riunione online con i dirigenti scolastici, ha detto “no” all’intervento «con – dice la preside che è consigliera del ministro Lucia Azzolina – ripetute frecciate e attacchi nei confronti miei, del ministero e del governo nazionale».

Per poi ribadire, nero su bianco, il “niet” all’intervento in una lettera scritta qualche giorno dopo, sempre in veste di presidente da Antonelli, nella quale si sottolinea l’assenza «di un progetto definitivo che consenta ai tecnici di verificare la fattibilità dell’intervento» e si prospettano future indagini e accertamenti di danno erariale qualora le procedure non saranno inappuntabili.

Il secondo round

Antonelli non solo molla l’osso, ma (e non è la prima volta) tira un colpo basso (visto che la preside non era né presente né avrebbe potuto rispondere) ad Amanda Ferrario. «La preside fa politica ed è una a cui piace andare sui giornali. Questa dirigente chiede di abbattere alcuni muri per unire le classi e mettere al posto dei tramezzi la cattedra così che l’insegnante possa guardare l’una e l’altra classe. Ma che senso ha fare questi interventi se tra sei mesi si tornerà alla normalità? E poi chi rimette a posto gli spazi?». E ancora: «Occorre un progetto definitivo, valutare la questione sicurezza e quando si buttano giù i muri bisogna chiamare anche i vigili del fuoco per valutare l’intervento. Già non siamo a norma adesso. Figuriamoci se facciamo altri interventi senza rispettare le procedure».

Anche la conclusione di Antonelli è benzina sul fuoco: «Io ho spiegato le ragioni alla preside. Un altro a posto mio non le avrebbe nemmeno risposto».

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