Busto, Antonelli va dalla Lega per giustificare aumento dell’Irpef e bilancio

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BUSTO ARSIZIO – E alla fine aumento dell’Irpef sarà. Anche se manca ancora il via libera definitivo della Lega. Che dovrebbe arrivare nelle prossime ore. Dopo l’incontro con il sindaco Emanuele Antonelli, in programma stasera nella sede bustocca del Carroccio, durante il quale spiegherà i contenuti del bilancio e l’inevitabilità dell’aumento delle tasse. All’incontro in “casa” Lega dovrebbe arrivare anche il consigliere regionale Marco Colombo.

Irpef raddoppiata ma anche più servizi

I 5 milioni di euro che servono per chiudere il bilancio di previsione entreranno nelle casse di Palazzo Gilardoni dall’incremento dell’aliquota Irpef, che passerà da 0,4 a 0,8. Forse qualcosa meno, ma la sostanza di fatto non cambia: il ritocco verso l’alto delle tasse ci sarà. Non per tutti, poiché accanto al raddoppio dell’aliquota è stato anche innalzata la fascia di esenzione, che è stata portata a 15 mila euro di reddito annuo. Un accorgimento questo che, secondo le stime fatte, risparmierebbe il versamento dell’imposta a 22 mila contribuenti bustocchi, su un totale di 56 mila cittadini. E sempre secondo i calcoli l’aumento delle tasse peserebbe sui bilanci familiari dei cittadini, circa 5 o 6 euro al mese. Insomma una cifra contenuta, anche se il boccone resta comunque amaro. E inevitabile, secondo quanto dichiarato tempo fa proprio dal primo cittadino Emanuele Antonelli. Poiché quei 5 milioni che non c’è stato verso di recuperare con tagli o altre manovre, sono necessari per chiudere il bilancio di previsione e verranno destinati per rimpinguare il fondo dei crediti di dubbia esigibilità, che cuba sull’anno in corso per circa 3 milioni; per rispondere alle esigenze dei Servizi sociali e inoltre contemplano anche l’Iva, calcolata al 22%, che dovrà essere versata una volta assegnati i servizi mensa e pulizie. Aliquota iva che però potrebbe scendere e tradursi in risparmi da investire su altre necessità, qualora le realtà che si aggiudicheranno gli appalti hanno l’imposta applicata pari al 4% o addirittura a zero.

Ma per rendere digeribile la maggior pressione fiscale sono stati anche incrementati alcuni servizi. In particolare quelli relativi al verde pubblico, al decoro e alla pulizia della città: previsti uno sfalcio in più rispetto a quello già programmati e l’introduzione degli spazzini di quartiere.

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