AQUILOTTO DELLA VALLE DEL SEVESO: “Siamo in crisi nera, Lotito se ne vada”

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Teodor Nasi

La difesa della squadra dell’oratorio Paolo VI di Seveso avrebbe fatto meno casini al gol dell’Atalanta. Diciamolo: dopo sette risultati sfigati, abbiamo un problema. Serio.
Anzi, diciamola tutta: abbiamo due problemi. Il primo è un problema di identità. Vogliamo essere competitivi per scudetto e Champions o per la corsa salvezza? C’è molta dignità nelle squadre serie e coriacee di metà classifica, meravigliosi vivai di grandi da nazionale.

Crisi nera

Fiammate al derby e atteggiamento da “adda passà a nuttata!”. Magari un tre a zero alla Juve a stagione e finita lì, tutti al bar a sperare nell’anno successivo prendendo a freccette il faccione di Lotito. Basta decidere. Il secondo problema è più serio. E si chiama attacco. Che la difesa della Lazio, dai tempi di Zeman, sia sempre stata zoppicante è un fatto. Va bene, facciamo un’eccezione per i periodi in cui interveniva, da mulo, Dino Zoff. Ma a calcio vince chi segna di più, non chi si chiude a catenaccio.

Attacco spuntato

Bisogna capirsi se vogliamo somigliare al Brasile o alla Svezia. Ora, se vogliamo, come vogliamo, essere come il Brasile, ci serve gente seria davanti. Non biondini addormentati, ma gente che ha fame. Se SMS ha sonno, vada a dormire in Serbia. Se Immobile le sbaglia tutte da sette partite, vada a Lourdes. Se Lotito non vuole spendere, vada a…
Se quattro bergamaschi coriacei ci mettono sotto non è colpa del VAR, è colpa nostra.

Aquilotto del Seveso Malpensa24