Arresti, il Pd di Gallarate non molla la presa: “La Lega adesso spieghi”

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GALLARATE – Per mercoledì 29 maggio è convocato il consiglio comunale di Gallarate. Momento della verità dopo gli arresti della magistratura milanese che hanno portato in carcere, fra gli altri, l’ex assessore all’Urbanistica Alessandro Petrone. Per il Partito democratico una vicenda nella quale il sindaco Andrea Cassani e la stessa maggioranza di centrodestra hanno enormi responsabilità politiche. Al punto che i dem hanno chiesto più volte le dimissioni del primo cittadino. E non mollano la presa. E’ di oggi, lunedì 27, una ennesima presa di posizione che anticipa l’assemblea civica e nella quale il Pd chiede una serie di spiegazioni alla luce di alcune dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi dagli esponenti leghisti. Ecco su che cosa eccepiscono i piddini.

“A rileggere dichiarazioni più o meno recenti di vari esponenti leghisti, ci pare che sulle vicende corruttive a Gallarate la Lega debba a tutti noi più di una spiegazione.
A Gallarate comandava e comanderà ancora di più Cassani
(Lega Gallarate, 25/05/2019)
Abbiamo sempre svolto un’attività di controllo su singoli atti amministrativi. Sicché, se avessimo avuto qualche sospetto, lo avremmo segnalato alla Procura. Sugli atti amministrativi. Per il resto, né il sindaco né alcuno di noi poteva effettuare controlli sulle trattative tenute ai tavoli dell’Haus Garden. Poiché nessuno di noi ha mai partecipato a queste colazioni.
(Stefano Deligios, Lega Gallarate, 28/02/2019)
Il risultato raggiunto in ossequio al mandato e all’accordo elettorale (per coloro per cui ha un ancora un valore ovviamente) è sicuramente rivendicato con forza dalla Lega, per cui mi esprimo, ma anche evidentemente dalla maggioranza che l’ha sostenuto, dai consiglieri che comunali che l’hanno votato e dall’assessore alla partita, con evidenza della sintonia sul tema della nuova programmazione urbanistica tra le parti coinvolte che non deve in alcun modo essere messa in discussione.
(Corrado Canziani, Lega Gallarate, 28/02/2019)

Cassani comandava?
Dovrà spiegare perché allora le decisioni sulle partite che contavano davvero venivano prese altrove. Dovrà spiegare come mai tutti i desiderata del ‘sodalizio criminale’ sono finiti nel PGT. E visto che continua a rivendicare di essersi opposto, a questo sodalizio, dovrà spiegare a cosa stesse pensando di opporsi, e come mai il risultato di questa sua opposizione sia nullo.
Abbiamo più volte sottolineato come, mentre Cassani faceva la sua propaganda sulla pelle dei più deboli, fosse Forza Italia a detenere le leve del potere vero. Ci siamo andati vicino: ora il sindaco dovrà spiegarci se fosse consapevole di qualcosa o se non si fosse accorto di niente. In entrambi i casi dovrà ammettere la propria inadeguatezza rispetto alla carica che riveste, se non altro per l’incapacità di garantire trasparenza e legalità all’interno della sua stessa giunta.

Il capogruppo leghista in commissione urbanistica rivendicava il lavoro del suo partito sul PGT e la sintonia con tutta la maggioranza e con l’assessore alla partita?
Dovrà spiegare come mai il suo partito ha votato una variante al PGT in palese contrasto con il programma elettorale del suo sindaco. Come ha digerito la prospettiva di nuovo cemento sulle aree della 336 quando il programma diceva stop al consumo di suolo. Come ha digerito la previsione di 6 nuovi supermercati quando il programma predicava il sostegno al commercio di vicinato. Come ha digerito la possibilità di stravolgere i centri storici quando il programma ne prevedeva la riqualificazione.

Il capogruppo leghista in Consiglio Comunale rivendica l’attività di controllo svolta sugli atti amministrativi?
Dovrà spiegare come sia possibile come mai i consiglieri leghisti abbiano accettato di votare uno strumento urbanistico tanto in contraddizione con il programma con cui si sono candidati: e non dica che serviva la DDA per accorgersi che qualcosa non andava. Era sufficiente ascoltare i dubbi espressi dalle opposizioni negli interventi in Consiglio Comunale e sulla stampa!
Dovrà, infine, spiegarci se, al di là degli aspetti penali della vicenda, la lega accetterà di andare avanti come se nulla fosse, senza alcuna discontinuità rispetto a un sistema di controllo del potere opaco e antidemocratico, che ha gettato fango sulle Istituzioni della nostra Città”.

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