Arsago fa lavorare chi ha il reddito di cittadinanza. Nel sociale e per le scuole

pedibus

ARSAGO SEPRIO – Contribuire a rendere il sistema scolastico sicuro ed efficiente, tutelare l’ambiente e incentivare la cultura, attraverso eventi e attività in biblioteca. Ma anche dare sostegno agli anziani, ai bambini e ai disabili. Per la precisione, sono dieci i Progetti di utilità collettiva (Puc) attivati dal Comune di Arsago Seprio per i percettori del reddito di cittadinanza. Secondo la legislazione, infatti, chi riceve il sussidio dallo Stato ha l’obbligo di rendersi disponibile per un numero di ore settimanali da un minimo di 8 a un massimo di 16. «Alcuni sono già operativi», rende noto il sindaco Fabio Montagnoli. «Ma a breve partiranno anche gli altri, per dare il giusto supporto alla comunità in questo momento così difficile per tutti».

I progetti a scuola

Si parte dal servizio “Pedibus”, in cui quattro beneficiari del reddito vengono affiancati agli operatori già presenti che si occupano di accompagnare i bambini di elementari e medie a scuola.
Con l’iniziativa “Aiuto alla scuola” ben 15 volontari offrono supporto agli addetti alla sanificazione degli ambienti scolastici, inclusi l’entrata, l’uscita e i luoghi caratterizzati dagli spostamenti.
Il progetto “Vigilanza negli istituti scolastici”, invece, riguarda il personale, debitamente formato da ufficiali di polizia locale, che si occupano del servizio di osservazione e sicurezza dei minori a scuola, sia delle medie che delle elementari e materna. Dovranno garantire il corretto utilizzo degli spazi, gestendo il traffico durante gli orari di ingresso e uscita. Sono inclusi dai 4 ai 6 volontari.

Assistenza alle fasce deboli

Con “Assistenza disabili” i dipendenti del centro diurno disabili vengono affiancati da due percettori del reddito per creare nuove occasioni di socialità e svago per i cittadini che fanno parte delle fasce più deboli.
Anche il servizio “Porta accanto” rientra nella categoria per il Sociale. Si tratta di due volontari che che si occupano di fornire ad anziani, disabili e cittadini attualmente costretti in casa, un servizio di consegna a domicilio.
Così come “Ti porto io”, con l’attenzione rivolta ai cittadini fragili, attraverso percorsi di socializzazione e sostegno per facilitare e migliorare le condizioni di vita del soggetto interessato e dei suoi familiari. Anche tramite l’attivazione di un servizio di trasporto da casa ai centri ospedalieri, specialistici e socioassistenziali all’interno del territorio. Vengono impiegati tre beneficiari.

Cultura e ambiente

“Tu e la tua biblioteca”, con due volontari che si occupano di diverse iniziative culturali. A partire dalla promozione della lettura e dall’accoglienza del pubblico in occasione di incontri nella biblioteca comunale. Ma anche con il supporto alle attività di lettura per i bambini, ai laboratori, ai corsi per adulti e bambini. Senza dimenticare il sostegno tecnico-informatico durante gli eventi organizzati dall’ente.
Spazio anche per il “Controllo ambientale”. Il progetto prevede l’istituzione di una figura al monitoraggio dell’ambiente per prevenire e segnalare agli uffici competenti situazioni anomale, come lo scarico di materiali nei boschi o mancanze nella raccolta differenziata in paese. I volontari, anche in questo caso sono due, potranno provvedere anche alla raccolta dei rifiuti abbandonati ed alla pulizia degli ambienti.

Formazione digitale e attività per stranieri

Presente anche il piano di “Formazione digitale”. L’utilizzo di sistemi tecnologici deve diventare parte dell’attività amministrativa pubblica. Per questo occorre fornire strumenti, mezzi e supporti a chi non ha conoscenza e competenze digitali. Verranno impiegati due volontari.
Il progetto “Arsago e dintorni” prevede l’insegnamento delle basi della lingua italiana a cittadini di origine straniera. E’ volto a integrare le attività già presenti, per riuscire a cogliere le situazioni di bisogno o disagio e facilitare il loro inserimento nella rete del territorio. Per questo sono in programma occasioni per socializzare.  A questo si aggiunge un servizio di baby-sitting, per i figli dei genitori che frequentano il corso. Se ne occupano due volontari.

Ora Gallarate fa lavorare chi prende il reddito di cittadinanza

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