Arsago, la chiesa nel bosco e il cimitero longobardo

chiesa cimitero arsago
ARSAGO SEPRIO – Arsago Seprio, oltre al gioiello medievale del complesso basilicale di San Vittore, di cui abbiamo scritto settimana scorsa, ha un tesoro d’architettura sacra nascosto. La chiesa dedicata ai Santi Cosma e Damiano sorge infatti in mezzo ai boschi nell’omonima località. Edificata nel XII secolo, è stata di recente sottoposta a un restauro conservativo che ne ha esaltato la purezza romanica. Dal momento che per la costruzione furono impiegate anche lapidi romane si può presumere che la chiesa sia stata eretta nel luogo di un tempietto pagano. La posizione isolata, dopo che furono abbandonate le vie, tra Arsago e Crugnola e tra Gallarate e il Verbano, che s’incrociavano proprio nel sito dove sorge l’edificio romanico, ha ridotto al minimo il rischio di modifiche e manomissioni.
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L’origine romana

La chiesa a navata unica rettangolare ha la classica facciata a capanna, l’aula è conclusa da un’abside semicircolare orientata a Est. La struttura perimetrale è in muratura portante a vista composta da pietre squadrate e massi. Il tetto è a capriate di legno con copertura a due falde ricoperte di coppi, l’abside è invece coperta con lastre in beola ed è percorsa da una serie continua di archetti pensili, di cui solo la fascia rivolta a settentrione è originale, in quanto la parte restante della decorazione è dovuta al recente intervento di restauro.
L’origine romana di parte dei materiali impiegati per la costruzione della chiesa, un “riuso” che caratterizzò, come abbiamo scritto una settimana fa, anche l’erezione della torre campanaria di San Vittore e del Battistero, è dimostrata da un’iscrizione riportata sulla tavola dell’altare, che cita Caio Terenzio e i suoi famigliari, appartenenti alla tribù Oufentina, che abitava la zona nei primi secoli dell’Impero romano. La mensa dell’altare oggi è custodita nella Biblioteca Ambrosiana di Milano. La chiesa è dedicata ai santi medici Cosma e Damiano, dediti alla cura gratuita dei poveri, ma sembra che la dedicazione sia avvenuta dopo una epidemia che colpì il bestiame, di cui i due gemelli di origine araba martirizzati al tempo di Diocleziano sono considerati protettori.
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I discendenti di Alboino

Arsago, abitata fin dalla preistoria, fu un centro importante del Contado del Seprio, la contea longobarda che si estendeva ben oltre il territorio dell’attuale provincia di Varese, e può vantare, unica località italiana, un cimitero dei discendenti di Alboino. La necropoli fu riportata alla luce negli Anni Settanta e la straordinaria scoperta indusse il Comune a fondare il Civico museo archeologico, nel cui giardino è possibile vedere le tombe longobarde mentre i corredi funebri , appartenuti a personalità d’alto rango, sono esposti nella sala della sezione alto-medievale. Successivi ritrovamenti di reperti dell’epoca romana, segnatamente le necropoli di via Beltrami e di via Roma, hanno consentito di documentare la storia del “vicus” di Arsago dall’età del Bronzo all’epoca dei Visconti. Fondato nel 1972, il Museo Archeologico fu inaugurato nel 1983 ma un allagamento nel febbraio del 1991 provocò una lunga chiusura che, dopo lavori di restauro e di ampliamento, ebbe termine nel 1998.
Fausto Bonoldi
DOVE
Per raggiungere la chiesa dei Santi Cosma e Damiano occorre imboccare via Mazzini da via Garibaldi,tratto urbano della SP49, e percorrerla fino alla curva a destra in prossimità della quale un cartello indica il sentiero pedonale di circa un chilometro che conduce all’edificio romanico. Il Museo Archeologico è in viale Vanoni 20.
QUANDO
La chiesa dei Santi Cosma e Damiano, pur consacrata, non è normalmente aperta al culto. Vi si celebra la messa solo una volta l’anno, in occasione della festa liturgica dei due santi medici (26 settembre). Per informazioni ci si può rivolgere alla parrocchia di Arsago Seprio telefonando allo 0331/769500. Il Museo Archeologico è aperto il mercoledì dalle 20.30 alle 22.30, il sabato dalle 15 alle 18 e la domenica dalle 10m alle 12 e dalle 15 alle 18.
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