SOMMA LOMBARDO – Con il 7% ottenuto in provincia di Varese alle ultime elezioni Politiche, avere due soli consiglieri comunali sul territorio (Alessio Sozzi a Samarate e Paolo Colombo a Olgiate Olona) per il Movimento5Stelle non è più tollerabile. «Bisogna creare le condizioni per la nostra rinascita», ha detto Massimo Uboldi, attuale coordinatore del Varesotto, in apertura dei lavori dell’assemblea provinciale che si è tenuta questa mattina 22 ottobre alla sala Giovanni Paolo II di Somma Lombardo.
I gruppi territoriali
Uboldi ha sottolineato il grande lavoro svolto dal consigliere regionale Roberto Cenci in Regione Lombardia a favore dell’ambiente, in particolare per la balneabilità del lago di Varese e contro l’espansione di Malpensa. «Abbiamo fatto tanto per l’ambiente ma oggi non basta più: dobbiamo andare a interloquire con le persone sui temi sociali e economici», ha sottolineato Uboldi. «Ognuno di noi deve fare un pezzo di percorso per creare le condizioni di rinascita del M5S. Non nascondiamoci dietro un dito: sul territorio soffriamo molto, abbiamo poca rappresentanza nelle istituzioni. Ci aspetta un lavoro impegnativo».
Il movimento in provincia
Roberto Cenci, annunciando la sua decisione di non ricandidarsi più in Regione Lombardia, ha reso noto che Uboldi sarà uno degli otto candidati. Per il vincolo del doppio mandato non ci sarà più nemmeno il coordinatore regionale Dario Violi. Ma non cessa il suo impegno per la riorganizzazione del movimento, come ha fatto capire nel suo intervento in collegamento web: «Sui territori, soprattutto in Lombardia, c’è stata tanta disgregazione, caos, litigiosità e poco lavoro. La gente deve vedere la nostra presenza: sul territorio in 15 anni non abbiamo costruito nulla. Quando le cose andavano bene comandavano in quattro, quando le cose andavano male sparivano tutti e non si sapeva chi comandava. Con la competenza e la formazione dobbiamo creare per mandare ai tavoli persone preparate. Dobbiamo lavorare sulla credibilità delle persone e sulla cittadinanza attiva: a cosa serve continuare a essere duri e puri se poi prendiamo il 2% e siamo ininfluenti? Siamo cresciuti in cultura di governo e dobbiamo provare a governare i territori».