ASST Valle Olona, 310 ricoveri Covid: riattivato il call center per i familiari

BUSTO ARSIZIO – «Creare vicinanza ai tempi del contagio»: è l’obiettivo che si pone l’ASST Valle Olona, che da oggi, 12 novembre, ha riattivato il Call center aziendale dedicato ai pazienti Covid ricoverati negli ospedali: «Un ponte di comunicazione fra i malati di Coronavirus ricoverati e i loro cari». In questa fase di emergenza, che sta colpendo in particolare la provincia di Varese insieme a quelle di Milano e Monza Brianza, nei presidi sanitari dell’azienda del sud della provincia ci sono 310 pazienti ricoverati nei reparti Covid, di cui 23 nelle terapie intensive.

Torna il Call center Covid

I malati di Coronavirus ricoverati negli Ospedali scontano, oltre alla patologia, la separazione dai loro affetti più cari. Insieme alla cura hanno bisogno di prossimità, di non essere lasciati soli, ma il distanziamento rende complicate le forme di contatto, così la parola diventa lo strumento primo nella comunicazione. Ed è per questo che l’ASST Valle Olona ha deciso di riattivare il Call center aziendale, già in funzione durante la primavera. Sarà attivo dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 13.30, su un numero che verrà fornito direttamente ai familiari dei pazienti ricoverati. In campo, con sede nella palazzina formazione dell’ospedale di Busto, una task force da nove persone: la responsabile, la dottoressa Cristina Rota, quattro figure dell’URP con formazione infermieristica, due medici dell’ASST Valle Olona (il dottor Filippo Crivelli, anatomopatologo, e la dottoressa Maria Luisa Pennuto, medico legale), e due corsiste di Medicina generale.

I pazienti in isolamento

«L’epidemia in atto richiede, come avvenuto precedentemente, una modalità particolare di gestione delle comunicazioni con i parenti dei malati di Coronavirus – sottolinea il Direttore Sociosanitario di ASST Valle Olona, dottor Marino Dell’Acqua – tutti i pazienti sono posti in isolamento per cui sono interdette le visite dei familiari, inoltre i parenti (molto probabilmente) sono contatti stretti dei casi ricoverati e che siano in quarantena o meno, non possono recarsi in Ospedale per richiedere informazioni sul loro stato di salute. Ma i malati hanno bisogno di vicinanza». Così la riattivazione del Call center risponde all’obiettivo di «garantire un canale comunicativo preferenziale dedicato ai parenti dei pazienti affetti da Covid-19 ricoverati presso i nostri Ospedali», come spiega Dell’Acqua.

Il precedente della prima ondata

Agli assistiti Covid-19 viene anche il servizio con la fornitura di kit per la degenza ospedaliera (pigiami e prodotti per l’igiene e cura della persona). «In questa nuova e imponente ondata che ci sta impegnando ancor più rispetto a questa primavera l’intento, l’impegno e lo sforzo di tutti quanti è rimanere umani» rimarca Cristina Rota, responsabile dell’URP aziendale, che coordinerà l’attività del Call center dell’ASST Valle Olona. Nella prima ondata pandemica era stato attivato il 13 marzo 2020, e chiuso solo ai primi di luglio, in concomitanza con la chiusura dei reparti Covid. Complessivamente le chiamate effettuate sono state oltre 2.500 (con una media di 60 telefonate giornaliere), molte delle quali dirette verso i territori della Bergamasca, del Bresciano e del Lodigiano (le aree, si ricorderà, più colpite nella prima fase dalla pandemia). «Erano state così colmate distanze non solo geografiche, ma soprattutto psicologiche ed emotive – chiosa la nota dell’azienda diretta da Eugenio Porfido -ora si riparte, con lo stesso spirito di servizio».

Un team dell’Asst Valle Olona tra gli Intensivi dell’ospedale in Fiera a Milano

busto arsizio ospedale call center – MALPENSA24