BUSTO ARSIZIO – «Natale: invece di regalare un oggetto superfluo, perché non pensare ad una accoglienza temporanea di un bambino di Chernobyl?». È questo l’appello lanciato durante le feste da A.U.Ba.M., organizzazione umanitaria di Busto Arsizio, in occasione della sua campagna adesioni per l’estate 2020, che vedrà diversi minori provenienti dall’area colpita dal disastro nucleare trascorrere le vacanze in città. Saranno ospitati da famiglie locali: il soggiorno permetterà di ridurre il quantitativo di cesio all’interno dei loro corpi.
Il prossimo appuntamento sarà al Redentore
«È importante: invece di fare un regalo futile, perché non chiedere informazioni?», ha dichiarato Antonio Tosi, presidente di Aubam. «Il nostro obiettivo non è tanto prendere cinquemila persone, quanto far sì che quante più possibile ci chiamino, in modo che spieghiamo i particolari della nostra iniziativa, come affrontare un’accoglienza temporanea. Un esempio è la riunione che si è tenuta a novembre, con sei nuove famiglie presenti: tutte ci hanno chiesto informazioni e cinque hanno già aderito». L’arrivo dei bambini a Busto Arsizio è previsto intorno al 10 giugno: si fermeranno per cinque settimane e il loro soggiorno ne comprenderà una alla colonia di Alassio.
Dopo quello del 28 novembre a Villa Calcaterra, per le famiglie interessate a partecipare al progetto il prossimo appuntamento sarà alla parrocchia del Redentore a fine gennaio, ma sarà necessario sentirsi nei primi dieci giorni del mese: come ha sottolineato Tosi, incontrarsi faccia a faccia è determinante perché «un conto è leggere semplicemente dell’iniziativa, un altro è parlare direttamente con le persone coinvolte. Si tratta di un tema molto delicato perché stiamo parlando di minori, di bambini». Per chi volesse aderire, o semplicemente saperne di più, è possibile contattare Aubam al numero 339/5475050 o all’indirizzo mail info@aubam.org.