Nonostante tutto è Natale

natale auguri covid futuro

E’ il tempo degli auguri. Le circostanze sono quelle che sono per via del Covid e delle terribili conseguenze che si è portato appresso. I discorsi mielosi appaiono dunque fuori luogo, nonostante sia Natale e vorremmo tutti lasciarci alle spalle le difficoltà sanitarie, economiche e sociali che hanno segnato l’anno che sta per concludersi. Insomma, è tempo di auguri ma non di sdolcinature, buone soltanto per ammorbidire il clima, non per risolvere i problemi. Che sono ancora tutti da risolvere. Se, per quanto riguarda la battaglia al coronavirus, per dirla con una frase fatta, si intravede la luce in fondo al tunnel grazie ai vaccini, il disastroso panorama economico va aggravandosi di giorno in giorno. Secondo gli esperti, non abbiamo ancora visto gli effetti più pesanti sulla società, sull’occupazione, sulla produttività del tessuto manifatturiero e commerciale, sulla qualità della vita in generale. Non si tratta di generare tragici auspici, ma di essere soltanto realisti. Di guardare in faccia le cose per come sono, senza infingimenti e, soprattutto, senza ipocrisie natalizie.

Ne verremo, fuori. Certo che ne verremo fuori, ma per il momento non sarà un Natale come gli altri. Dobbiamo esserne convinti  a dispetto dei legittimi desideri di serenità che il periodo ci suggerisce. Cercheremo di trascorrere le feste nel migliori dei modi, ci mancherebbe. Ma non potremo nascondere la polvere sotto il tappeto. Più che una semplice polvere, una tempesta di sabbia che per il momento ci avvolge. Ci lasciamo alle spalle mesi tremendi, che lo spumante e il panettone non riusciranno a mitigare. E ne abbiamo davanti tanti altri da affrontare pedalando in salita.

Ci soccorre la scienza, è un dato di fatto. Molto meno la classe politica, inadeguata a gestire una situazione come l’attuale. E non dobbiamo ripeterne i motivi. A sua parziale discolpa interviene la complessità di quanto ci è e le è piovuto addosso, senza precedenti. Ma le indeterminatezze, alcune sottovalutazioni, molti tira e molla e cambi di direzione non le cuciono addosso competenza e necessaria risolutezza. In contrapposizione all’impegno commendevole, a volte eroico, della maggioranza degli operatori sanitari,

Nonostante tutto è Natale. Ci obbligano a festeggiarlo stando più o meno agli arresti domiciliari, nel tentativo di evitare la terza ondata della pandemia, così come ce la descrivono e prevedono gli epidemiologi, i virologi e quant’altri sono competenti in materia. Tutti menagramo? Probabilmente no. Sta a noi smentirli con comportamenti responsabili, che impediscano al virus di replicarsi con facilità. Per questo dobbiamo disporci a trascorrere il periodo delle feste con consapevolezza rispetto a quanto si muove attorno a noi. Un sacrificio? Non c’è dubbio, un sacrificio che non cancellerà comunque lo spirito più profondo del Natale, seppur vissuto in una atmosfera diversa, mai sperimentata dal Dopoguerra in poi. Un’esperienza che ci farà comunque crescere. Se è vero che da un male nasce sempre un bene, ecco, questo è l’augurio che ci sentiamo di fare: impariamo a confidare nel futuro, anche quello prossimo. Dopo tutto, nonostante tutto è Natale. Appunto.

L’uomo che inventò il Natale. E ci regalò la speranza

natale auguri covid futuro -MALPENSA24