Auguri Pro Patria: 103 anni di storia. E un presente da salvare

Pro Patria contesa

BUSTO ARSIZIO – Ricorre oggi il 103esimo compleanno della Pro Patria et Libertate, fondata il 28 febbraio del 1919. Simbolo e orgoglio della città di Busto Arsizio (sebbene la politica a volte se ne dimentichi….), la squadra tigrotta – che al momento sta vivendo una situazione societaria surreale e inaccettabile ben sintetizzabile nello striscione esposto ieri allo stadio “Chi c’è alla Testa della società?” – ha militato per ben 14 anni nella massima serie: un record assoluto fra i club non espressione di un capoluogo di provincia (in Italia solo l’Empoli ha fatto meglio dei bustocchi).

103 anni in un fumetto

Per celebrare i 103 di storia, Tigrotto 1919 – la mascotte ufficiale della Pro Patria – ha deciso di ripercorre in un fumetto la gloriosa storia della squadra di calcio della città. Patrocinato dal Comune di Busto Arsizio, il primo numero (di dieci uscite) è stato distribuito gratuitamente allo stadio in occasione della partita di domenica allo “Speroni” contro il Legnago.

Le origini, la guerra e il Caffè Brugioli

Con la fine delle ostilità belliche, l’ex capitano dell’Aurora, Piero Guidali (tornato dalla guerra mutilato) ed il presidente della Victoria F.C., Remigio Bossi, furono i promotori dei primi incontri per cercare di riunire tutti i dirigenti ed i giocatori delle diverse società calcistiche di Busto Arsizio: mercoledì 26 febbraio 1919, presso il Caffè Brugioli, venne convocata un’assemblea, tra tutte le società calcistiche di Busto Arsizio.

Il discorso di Guidali

Nonostante fossimo  tutti ragazzi di valore e coraggio, già prima della guerra, sparsi in tante, troppe formazioni o società, non fummo in grado di costituire una grande squadra, che potesse rappresentare con onore il nome di Busto. Adesso che siamo reduci dalla guerra, il cercare di rimettere in piedi preesistenti società sarebbe un’autentica follia. Perciò, visto che si deve ricominciare daccapo, io dico di unirci tutti quanti in una sola grande società, capace di difendere degnamente il nome e il prestigio di Busto Arsizio”.

La Pro Patria et Libertate

La società – col nome di Unione degli Sport Bustesi, Pro Patria et Libertate 1881 sez. calcio – venne ufficialmente fondata con atto notarile due giorni dopo il 28 febbraio 1919 sotto la presidenza del Cav. Carlo Marcora.

La prima formazione

Fasoli, Bottigelli, Gramegna, Perego, Bevilacqua, Fizzotti, Marcora, De Francesco, Valentini, Bossi, Cardani.

La prima in campionato

Il 1 dicembre del 1919 la Pro Patria fa il suo esordio ufficiale nel campionato di Prima Categoria 1919-1920, tra le mura amiche dello stadio di via Valle Olona, dove due estati orsono – ma questa è purtroppo storia relativamente recente – si è consumata con la vicenda Busto 81-Varese una delle pagine più contestate e criticate della storia dello sport di Busto Arsizio.

La prima in serie A

Dopo qualche anno in Seconda Divisione Nord, nel 1927 la Pro Patria et Libertate torna in Prima Divisione, la massima serie dell’epoca, e due anni dopo si qualifica per il primo campionato di Serie A della storia, quello del 1929-1930. Indimenticabili il 7-0 contro l’Atalanta  Bergamasca e il 2-3 in casa del Torino con doppietta di Carlo Reguzzoni.

Il primo allenatore giocatore

L’ungherese Andras Kuttik in quegli anni è il primo allenatore/giocatore. Un decennio indimenticabile, guidato dal presidente Carlo Marcora che, suo malgrado, nel 1930 deve vendere Reguzzoni al Bologna per 80mila lire, così da sistemare il bilancio della società.

Il primo video

Grazie agli amici del Pro Patria Museum, siamo venuti in possesso anche del primo video girato sui tigrotti di Busto. Pochi secondi di una grande storia…

Pro Patria auguri 103 MALPENSA 24