Busto, Tarlisu senza chiavi: era pronto a bacchettare su incompiute, ospedale, Pro

BUSTO ARSIZIO – Incompiute ancora da sistemare prima che crollino, Pro Patria senza Testa e la “peste” ancora in casa, ma anche il nuovo ospedale, Accam-Neutalia e il PNRR. Sono alcune delle “bacchettate” che il Tarlisu, la maschera di Busto Arsizio, alias Antonio “Pedela” Tosi, si era preparato a tirare alla città, in occasione della tradizionale cerimonia della consegna delle chiavi di Busto da parte del sindaco, annullata in extremis per via della guerra in Ucraina. Un discorso in cui lancia un appello ad «imparare la lezione» del 1945, «dobbiamo diventare un solo campanile».

Il discorso mai pronunciato

Niente corteo e nemmeno la consegna delle chiavi della Città. Ma il Tarlisu si era preparato a “bacchettare” il sindaco, come da tradizione, nel “discorso d’insediamento” che avrebbe dovuto pronunciare ieri mattina, 27 febbraio, in piazza Santa Maria, se la cerimonia che tradizionalmente dà il via alla settimana “grassa” non fosse stata annullata. Il volto del Tarlisu, Antonio Tosi, che è anche presidente di Aubam, l’associazione che accoglie da anni ormai i “bambini di Chernobyl”, era al presidio contro la guerra in Ucraina, dove ha svelato il discorso che aveva preparato per il Carnevale, consegnato anche al sindaco Antonelli.

Le “bacchettate” del Tarlisu

Se un anno fa, con il Carnevale “dimezzato” dal Covid, la maschera di Busto aveva evocato la “mano” della Madonna dell’Aiuto per fermare la “peste”, quest’anno il Tarlisu sceglie di fare un “repetita juvant” sulle incompiute della città. Dal palaghiaccio, dove «ci sono solo rottami», all’area delle Nord, a cui serve «una bella Botta» (con la B maiuscola dell’archistar che aveva iniziato a ridisegnare il centro direzionale). Si aggiungono all’elenco l’ospedale, dove «cumandan i brüsabalon» (i gallaratesi), e Accam-Neutalia, «ghe cambiá ul nom ma l’é tame prima», mentre l’acronimo PNRR per il Tarlisu richiama «Par Non Risciá (a) Ruína» più che “ripresa e resilienza” e la Pro Patria «ha perso l’orientamento e la Testa». Patrizia, ovviamente. Insomma, il Tarlisu di sempre, prima che la guerra in Ucraina facesse scappare la voglia di festeggiare.

Il discorso originale in dialetto

Donn e tusán, óman e fiö
gènti da Büsti
Sciur Capu dul Cumögn, Assesúi e Autorità,
bondì a tüci e grazie, ma darbón
che ánca st’ann ma dí a ucasión
da tegní in man a ciáia daa Citá.

Óciu! Gh’èm anmó a pésti in cá,
a l’é ùa da giugá d’atàcu
par casciala föa di ball.

Mó a turnu a fa ul Tarlisu
c’al parla daa Citá –
a tiu a man caicossa c’ho già dí i an pasai.
Se “repetita juvant” l’é un dettu latèn
ca lu ritegnan giüstu grandi e pisciniti
l’é ul casu da tiá föa i vègi sasiti.

Galea Vègia e Conventino:
hem lengiúu che i dané in dré riá
mo’, a gh’èm dumà da speá e cumenciá.

Palaghiaccio:
Spécia nón che ‘l diaal
al ta picèna ul cü –
incö, gh’ é ‘ndèi a vaca in di verzi.

Atacu a Feruvia Nord:
In dul có al saá ul “Nuovo Fulcro del Rinnovamento” –
ma, sa vöam non fa figüi, mo’ ga vöi
daghi ‘na….. bèla Botta
(cunt’ a bi maiuscola par i nom da persona).

Uspedá (vègiu o nöu):
Ste li non tème un berótu
a speci ……intantu a Büsti
i cumandan i brüsabalon.
Cerchèm, alùa da pesá in di decisión.

Insci u uspedá vègiu al va a balén
e chel nöu, a va lu disu mó, al saá
in pé in dul dumìlatrenta

Cassina Burattana:
Un pó anmó ca sa spècia
……a l’é crudáa.
O cagá, o dispidí ul bögiu.

ACCAM NEUTALIA:
ghe cambiá ul nom
ma le tame prima

PNRR:
s’al vöi di
Par Non Risciá (a) Ruína
Penséghi sü, dopu ul cuarantacenchi,
tüci insèma, sèm gnuìi föa daa guèra.
Mó, imprendu a lezión,
dientá un campanén sul.

Par finí, mègn ga disu dumá d’essi
decisu – a fáchèl che có e cöi i disan.

Pupatria:
Calcossa ga ör di pa a Pupatria,
chest’ ann la va bén non,
lá perdú ul scigùi insèma al Có.

Basta, par chest’ann, lassèm perdi tuscossi
gh’ém dumá da pensá da passala pulidu
in festa – ma senza fa i balòssi.

E donca, in alegria!!
men, ca sontu ul Tarlisu
anca se a Bumbasina la ma ciama gilócu:
VIVA UL CARNEVAL BUSTOCU

La traduzione in italiano

Donne e ragazze, uomini e ragazzi
gente di Busto
Signor Sindaco, Assessori e autorità
buongiorno a tutti e grazie, davvero
che anche quest’anno ci date l’opportunità
di ricevere le chiavi della Città.

Attenti! Abbiamo ancora la peste in casa,
è ora di giocare d’attacco
per cacciarla via.

Adesso ritorno nei panni del Tarlisu
che parla alla Città –
ricordando qualcosa già detto negli anni scorsi.
Se “repetita juvant” è un motto latino
che lo ritengono valido grandi e piccini
è il momento giusto di togliere qualche sasso dalla scarpa.

Vecchio Carcere e Conventino:
abbiamo letto che i fondi stanno arrivando
ora, dobbiamo dolo sperare e iniziare.

Palaghiaccio:
Non aspettare che il diavolo
ti pitturi il pelo –
oggi ci sono solo rottami.

Vicino alla Ferrovia Nord:
Nella testa sarà il “Nuovo Fulcro del Rinnovamento!” –
ma, se non vogliamo far figure, adesso ci vuole
dargli una ………bella Botta
(con la B maiuscula per i nomi di persona),

Ospedale (vecchio o nuovo) :
Non state li come una pecora
ad aspettare…….intanto a Busto
comandano persone che non mantengono la parola.
Quindi, cerchiamo di incidere nelle decisioni
Così l’ospedale vecchio va a monte
e quello nuovo, ve lo confermo adesso,
sarà pronto nel duemilatrenta!!

Cascina Burattana:
Ancora un po’ che aspettiamo
……….cascata.
Decidetevi, non c’è più tempo per aspettare.

ACCAM NEUTALIA:
è cambiata la ragione sociale
ma è rimasto come prima.

PNRR:
cosa significa
Per Non Rischiare (la) Rovina
pensateci, dopo il millenovecentoquarantacinque,
tutti uniti, siamo usciti dal periodo bellico,
Adesso, imparato la lezione,
dobbiamo diventare un solo campanile.

Per terminare, gli dico solo di essere
deciso – e fare quello che dicono cuore e testa.

Pro Patria:
diciamo qualcosa sulla Pro Patria,
quest’anno non va bene,
ha perso l’orientamento e la Testa.

Basta, per quest’anno, lasciamo perdere tutto
dobbiamo pensare di spassarcela
in festa – ma senza fare i furbi.

Quindi, in allegria!!
Io, che sono il Tarlisu
anche se la Bumbasina mi chiama scriteriato:
VIVA IL CARNEVALE BUSTOCCO

busto arsizio carnevale tarlisu – MALPENSA24