La guerra in Ucraina cancella il Carnevale a Busto. Il Tarlisu: «Niente da festeggiare»

BUSTO ARSIZIO – «Non c’è niente da festeggiare». Parola di Tarlisu, alias Antonio “Pedela” Tosi. E così il Carnevale Bustese, dopo due anni senza la sfilata dei carri per la pandemia, quest’anno salta del tutto. Stavolta è la guerra in Ucraina a travolgere la spensieratezza della festa più amata dai bambini: annullata anche la tradizionale cerimonia di consegna delle chiavi, in programma domenica 27 febbraio in piazza Santa Maria. Nella città che da diversi lustri ospita i bambini di Chernobyl per le loro vacanze, il dramma che si sta vivendo a Kiev e dintorni suscita preoccupazione, e fa venir meno ogni voglia di ridere e scherzare.

Doppia veste e cuore spezzato

Anche perché dietro alla popolare maschera di Carnevale di Busto c’è il volto di Antonio “Pedela” Tosi, che è anche da sempre la colonna dell’Aubam, l’associazione che dal 1990 porta in città i bambini di Chernobyl, che arrivano tutti gli anni proprio dall’Ucraina. «Non è il momento né di ridere né di sorridere» rivela Tosi, che nella nazione oggi invasa dall’armata rossa di Putin è di casa ormai da una vita. «Sono in contatto con le “mie bambine” – chiama così le ragazze, oggi adulte, che ha accolto negli anni – sentono le esplosioni e non possono uscire dal Paese. È una tragedia». Al sindaco Emanuele Antonelli ha consegnato il discorso che aveva preparato per ritirare le chiavi della città e ha condiviso la scelta di annullare la manifestazione. Così quest’anno niente Carnevale, dopo che si era già deciso di rinunciare alla tradizionale sfilata dei carri, di comune accordo con la Famiglia Sinaghina e le altre associazioni coinvolte nell’organizzazione dell’evento. Nel 2020 la cerimonia della consegna delle chiavi al Tarlisu e alla Bumbasina era stata l’ultima manifestazione prima delle chiusure, dato che si era tenuta nella stessa domenica in cui poche ore dopo fu proclamato il primo lockdown delle scuole per l’indomani. Lo scorso anno, dopo il lungo lockdown invernale, il Carnevale si era limitato alla consegna delle chiavi e al “discorso di insediamento” del Tarlisu, tutto in streaming e senza il pubblico presente.

Solidarietà al popolo ucraino

Tosi e i volontari dell’Aubam, con le famiglie che accolgono i bambini ucraini, risponderanno presente a tutte le iniziative di solidarietà nei confronti del Paese invaso che sono in programma in questi giorni a Busto. «Domenica mattina saremo qui, con il cuore in Ucraina» ammette “Ul Pedela”, guardando il tempio civico dove ci sarà il presidio organizzato dal comitato antifascista. E con il pensiero alle 70 famiglie circa con cui sono in contatto, poco lontano da Kiev.

La decisione ufficializzata

«La consegna delle chiavi della città alle maschere, prevista per domenica 27 febbraio, primo giorno di Carnevale, è stata annullata in segno di vicinanza al popolo ucraino e di attenzione nei confronti dei bambini ucraini segnati dalla tragedia di Chernobyl che ogni estate sono ospitati in città grazie all’associazione Aubam» questa la conferma ufficiale dell’amministrazione comunale, che in una nota stampa parla di «una decisione presa dal sindaco Emanuele Antonelli e da Antonio Tosi, interprete della maschera cittadina, il Tarlisu, e presidente dell’associazione». Il sindaco sottolinea che «non ci è parso opportuno confermare la cerimonia mentre la guerra sta stravolgendo la vita dei cittadini ucraini e dei bambini che tante famiglie di Busto hanno accolto nelle loro case e che ora stanno vivendo momenti di grande preoccupazione. Non avrebbe avuto senso ritrovarci in piazza a celebrare il Carnevale, non è il momento di scherzare, è il momento di sentici vicini a chi sta soffrendo a causa della guerra, nella speranza che le soluzioni diplomatiche abbiano la meglio sulla violenza delle armi».

busto arsizio carnevale Ucraina – MALPENSA24