Rogora: «Arriva l’autovelox. Troppi morti e incidenti sulle strade di Busto»

BUSTO ARSIZIO – «Troppi morti e troppi incidenti sulle strade di Busto. Ma anche troppi limiti di velocità non rispettati. Ora arriva l’autovelox». Ad annunciarlo è l’assessore alla Viabilità Massimo Rogora, che di fatto segna il passaggio dalla fase di informazione e prevenzione a quella di repressione.

rogora ladri biciclette autoveloxLa polizia locale di Busto nei prossimi tre mesi avrà a disposizione un’apparecchiatura a noleggio per controllare e sanzionare chi pigia troppo il piede sull’acceleratore sulle strade cittadine. L’autovelox sarà mobile, nel senso che di giorno in giorno verrà posizionato lungo le strade considerate a più a rischio, ma senza trascurare quelle in cui vigono limiti molto ristretti come i 30 chilometri orari. Insomma non si transige. «Abbiamo messo in campo molte energie e progetti di prevenzione con i nostri agenti di polizia locale – spiega Rogora – un lavoro enorme. Fatto sia di giorno, sia in orari prolungati e nelle fasce serali e notturne. Per mesi abbiamo lavorato sulla prevenzione senza calcare la mano. Ora però credo che serva un segnale più forte. Sulle nostre strade si continua a correre. Troppo. A memoria, dall’inizio dell’anno, conto 5 incidenti mortali. Non è accettabile».

E’ chiaro che la decisione di passare alla fase sanzionatoria solleverà un vespaio di polemiche. Rogora però parla chiaro: «Come amministrazione stiamo facendo tutto il possibile per rendere le strade più sicure. Abbiamo fatto scelte non semplici, molte delle quali hanno anche creato malumori. Ma sulla sicurezza stradale non si scherza. Però è anche vero che oltre all’azione del Comune ci deve essere un modo più responsabile di andare in macchina o in moto da parte dei cittadini. Altrimenti il nostro impegno serve a poco».

Rogora poi anticipa anche coloro che, davanti all’autovelox, parleranno di volontà dell’amministrazione di fare cassa: «Balle. La cosa è molto semplice. Sulle strade ci sono dei limiti. Chi li rispetta non verrà multato e non dovrà scucire un euro. Questa storia che si fanno i controlli per fare cassa non sta più in piedi. Soprattutto a fronte dei tanti incidenti che si verificano in città. Io credo invece che il problema è un altro. Ovvero che troppa gente al volante guarda il cellulare, naviga su internet o risponde alle chat. Oltre al fatto che non mancano coloro che scambiano le strade cittadine per una pista. Basta. Chi rispetta le regole non ha nulla da temere dall’autovelox. Anche perché l’obiettivo che vorrei raggiungere è quello, alla fine dei tre mesi, di non contare nemmeno un verbale».

 

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