Ballare in compagnia si può. Ecco come “aggirare” il divieto

COSì LA TECNOLOGIA CI VIENE IN AIUTO IN TEMPI DI QUARANTENA

Ieri nel tardo pomeriggio, abbiamo ricevuto questa mail da “Orny Mami” (nickname della casella di posta) che ci scrive: “Oggetto: Domeniche in casa. Buona domenica, scrivo da Varano Borghi in provincia di Varese. Giorni difficili per tutti, sentiamo la mancanza dei nostri familiari, vicini ma lontani al tempo stesso, tutti i giorni facciamo videochiamate e mai come in questi momenti la tecnologia ci viene in aiuto… Oggi per esempio con un gruppo di amici ci siamo collegati su Facebook e abbiamo avviato un video party con un dj e abbiamo ballato a ritmo di boogie woogie ognuno nella propria abitazione. Un modo per stare insieme anche se lontani aspettando giorni migliori. Un ringraziamento a tutti i medici e infermieri che lavorano per la salute di tutti”. Ecco come si balla (in compagnia) ai tempi del coronavirus (foto in alto S. Hermann & F. Richter, ai tempi del coronavirus). Grazie Orny Mami (nella foto insieme al compagno), ottima iniziativa che “giriamo” a tutti i ballerini che ci leggono. Un video party è un’idea geniale. Idea simile l’ha avuta Tiziana Zanasca, di Varese, che ci ha segnalato di aver cenato (a distanza) con la figlia Valentina: anche se abitano a poche centinaia di metri l’una dall’altra, mamma e figlia si sono connesse in videochiamata su whatsapp e hanno cenato una di fronte all’altra (in video s’intende) chiacchierando amabilmente. “Esperienza piuttosto strana – dice Tiziana Zanasca – che mai mi sarei immaginata nella vita. Ma rispettiamo le regole”. L’idea è buona: con il commensale in video dall’altro lato del tavolo, sembra davvero di stare insieme fisicamente.

Questa rubrica è dedicata ai nostri lettori: raccontateci la vita ai tempi del coronavirus. La vostra vita. Mandateci via mail (coronavirus@malpensa24.it) foto e commenti di situazioni domestiche, di ciò che fate, di ciò che accade e di come state vivendo questi giorni difficili, le vostre riflessioni, i vostri quesiti. E noi pubblicheremo.

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Come proteggersi dall’infezione (da tutte le infezioni)

Nella rubrica di ieri abbiamo evidenziato che c’è un solo presidio di difesa contro i virus: il nostro sistema immunitario il quale, con i suoi tempi naturali di reazione, è l’unico in grado di debellare l’agente patogeno che aggredisce l’ organismo. Ai tempi di un’epidemia da coronavirus è buona cosa potenziare il sistema immunitario, affinché – qualora dovessimo mai entrare in contatto con il virus – la risposta immunitaria sia efficace e risolutiva. Come fare? In farmacia ci sono molteplici prodotti da banco e potete chiedere consiglio al farmacista, oppure al medico. Ovviamente verificate che i prodotti che andrete eventualmente ad assumere siano compatibili con il vostro stato di salute, perché in presenza di alcune patologie l’assunzione di immunostimolanti può essere controproducente se non addirittura pericolosa.

La seconda leva su cui si deve invece agire è la carica virale che viene assorbita dall’organismo nel momento in si entra in contatto con l’agente patogeno. Più la carica virale è elevata e più sarà difficile contrastarla da parte del sistema immunitario. Come in ogni battaglia, è bene che il nemico sia il più debole possibile. Ecco perché la quarantena è particolarmente utile: si tratta, in sostanza, di ridurre al minimo i potenziali contatti con il virus, così da ridurre l’eventuale carica virale con cui il nostro sistema immunitario dovrà fare i conti. Al contrario, una esposizione prolungata al virus mette in seria difficoltà il sistema immunitario, che rischia di non farcela di fronte ad una carica virale eccessiva, cioè ad un assalto ripetuto alle nostre difese. Insomma, un buon sistema immunitario di fronte ad una carica virale contenuta, è perfettamente in grado di vincere la sua battaglia e senza nemmeno troppi sforzi: ecco perché moltissime persone nemmeno si accorgono di aver contratto l’infezione (niente febbre, niente sintomi). In questo modo si riducono i casi gravi che necessitano di cure intensive e al contempo si crea un’immunità individuale utile per eventuali futuri contatti con il virus.

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Foto in giardino

Samuele Negrato di Castelletto Ticino ci ha inviato alcune foto (qui sotto) fatte durante il weekend nel giardino di casa: E ci scrive: “Se la fotografia è una passione, questo è il momento giusto per coltivarla. Dalle poche cose che abbiamo attorno, cerchiamo di trarre il meglio. Dipende solo da noi stessi”.