Baranzini (Allea): «Giusto puntare su una ciclabile tra Angera e Ranco»

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ANGERA – Dalla rigenerazione urbana al commercio, passando per il tema chiave dei progetti di Angera, ovvero la mobilità dolce. A oltre una settimana dalla Commissione Tecnico Urbanistica, che si è svolta lo scorso 18 febbraio, arriva il commento del gruppo di opposizione Allea. Che parte proprio dalle piste ciclabili, al centro del dibattito in aula. Anzi, come sottolinea il consigliere di minoranza Giacomo Baranzini, «le piste ciclabili paiono essere la risposta un po’ per tutto». E non è poi un male, tanto che «in molte cose mi trovo d’accordo con il sindaco», ammette l’esponente di Allea, in linea con l’idea del primo cittadino Alessandro Paladini Molgora che «un sistema ciclabile possa avere un ruolo cardine nel dare nuovo aspetto al territorio». Ma con qualche precisazione.

I parcheggi in centro

Baranzini parte dall’eterno dilemma dei parcheggi sul lungolago, motivo di ingorghi nel week end e durante l’estate. Il tema è inevitabilmente collegato a quello della mobilità dolce. Infatti, durante la Commissione, Paladini Molgora ha condiviso la strategia di «finire la rete di piste ciclabili, così che si possa far fermare le macchine fuori dal centro ed arrivarci via bici», ricorda Baranzini. Che aggiunge: «Fino a quel giorno dobbiamo arrangiarci». In particolare, l’attenzione si sposta sui residenti in centro che non dispongono di un posto privato per la macchina. Così il consigliere di minoranza: «Non c’è nessuna speranza di avere un posteggio dedicato solo ai residenti, a meno che non si vada a bussare forte alle porte del sindaco. Allora, in quel caso, ci sarà la possibilità di avere le chiavi del cortile della scuola per parcheggiare durante il weekend. Come è successo questa estate, solo per chi si è lamentato». Un appunto anche sugli abbonamenti per un posto fra le strisce blu, «per la modica cifra di 300 euro all’anno, mentre a Sesto Calende costa 90 euro».

La ciclabile Angera-Ranco

In ogni caso, come il sindaco, Baranzini è convinto che la mobilità dolce sia «qualcosa su cui puntare». E vale anche per «un collegamento ciclabile tra Angera e Ranco». Un potenziale progetto che, per l’esponente di Allea, dovrebbe far forza sul confronto pubblico tra i cittadini dei due paesi in gioco. O almeno sulla collaborazione tra gli uffici tecnici dei due Comuni, per identificarli come un unico territorio, «con le stesse regole e gli stessi vincoli».
In questo senso, «per far sì che il disegno delle ciclabili si concretizzi con maggior forza», secondo Baranzini «sarebbe necessario avere un capitolato che normi le finiture e i materiali con cui vengono fatte le piste ad Angera: in questo modo riusciremmo a dare una riconoscibilità e una sorta di “brand” all’opera». Soprattutto in una fase come quella attuale, «in cui le risorse sono limitate e, giustamente, le opere vengono realizzate a piccoli tratti alla volta».

Rigenerazione urbana e consumo energetico

Accenni poi sull’argomento rigenerazione urbana, che secondo il consigliere di Allea «è stato liquidato abbastanza velocemente». Il sindaco, in aula, ha sottolineato come il tema faccia già parte delle linee guida della variante del Pgt del 2015. Anche in questo senso la minoranza reclama maggior coinvolgimento di cittadini e associazioni, proponendo «un censimento di queste aree e mappando insieme ambiti, edifici e necessità di chi il territorio lo vive, cercando di incastrare le richieste con gli spazi a disposizione».
Non meno importante il tema dei consumi energetici degli edifici. Allea, appoggiandosi alle direttive europee, ha chiesto di visionare delle relazioni progettuali e dei dati che dimostrino che le opere in fase di costruzione portate avanti dal Comune «risultino essere edifici ad energia quasi zero». Così Baranzini: «Non abbiamo ottenuto alcuna relazione, ma solo una vaga indicazione che si siano rispettati tali parametri».

Spazio al commercio locale

Una nuova strategia per le bancarelle sull’Allea durante il fine settimana mette invece tutti d’accordo, grazie all’ipotesi – già discussa in consiglio comunale – che il lungolago «si popoli di arte con solo dei mercatini di produttori locali». Tanto che l’idea di identificare un’area ben precisa per posizionare il mercato di commercianti locali viene definita una «buona intuizione della maggioranza». Con tanto di proposta da parte dell’opposizione di «lanciare, in collaborazione con le scuole di design e architettura e i falegnami locali, un workshop di autocostruzione, in modo da avvicinare gli studenti alla costruzione e alla collaborazione con artigiani locali per costruire il prototipo delle casette di legno».

La mobilità dolce al centro dei piani di Angera. «Potrebbe rilanciare il territorio»

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