Studenti delle superiori di Busto, finita la scuola vanno in barca a vela a Laveno

barca vela studenti

BUSTO ARSIZIO – A tu per tu con la natura in barca a vela, lontano dai banchi, ma con l’ottima chance di conoscersi, confrontarsi non solo nello sport, ma anche in attività di laboratorio alla scoperta di argomenti scientifici sulla forza del vento. Un obiettivo allettante questo che viene offerto a sessanta studenti dei licei scientifico di Busto Arsizio e di Gallarate (compreso il classico), dell’Ite Tosi e dell’istituto superiore Stein di Gavirate. Una finalità che vede coinvolti i ragazzi dal 19 giugno al 7 luglio (3 turni di 4 giorni) a Santa Caterina del Sasso, in Villa Bassetti, concessa dalla Provincia alla Fondazione Merlini (curatrice dell’evento) per ospitare gli studenti.

Il programma

Molto coinvolgente il programma: si parte con la scoperta del vento per proseguire lungo la rotta della percezione del vento attraverso la natura con l’esperienza del silenzio, le forze del vento dalle varie direzioni e il lavoro per l’equipaggio. Dunque il vento è il grande protagonista di questa esperienza che consentirà di muovere oltre alle imbarcazioni anche la fantasia e l’ingegno dei ragazzi. Non a caso nell’incontro di apertura del 17 maggio era presente anche Giovanni Cavallera, docente e scrittore che ha introdotto l’importanza dell’utilizzo del vento nella storia dell’umanità. Un altro ospite d’eccezione, Tiziano Nava, campione sportivo del settore, numero uno nelle avvenuture dell’American’s cup, la più vecchia e prestigiosa gara sportiva velica del mondo che ha fatto sognare il mondo sportivo nell’83 con l’Azzurra e nel ’90 con il Moro di Venezia.

Molto soddisfatto dell’iniziativa il coordinatore della Fondazione Merlini Benedetto Di Rienzo. <La Fondazione Merlini ha favorito e curato l’organizzazione con le quattro scuole>, spiega. Aggiunge il coordinatore tecnico Maurizio Moscheni. <L’iniziativa è nata da un concorso indetto dal Ministero per aumentare l’offerta formativa oltre l’orario curricolare – spiega il docente di educazione fisica del liceo scientifico – Questo poteva avvenire organizzando campus. Credo che questa rappresenti un’ottima opportunità anche per far conoscere il nostro territorio ai ragazzi in un contesto storico, naturalistico e soprattutto sportivo che è un collante per motivare i giovani>.

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