Bertolaso: «Se arrivano i vaccini, una dose a tutti i lombardi prima delle vacanze»

MILANO – «Se arriveranno le dosi, in Lombardia tutti vaccinati prima delle vacanze estive». Lo ha affermato Guido Bertolaso, coordinatore per la campagna vaccinale di Regione Lombardia, nella conferenza stampa in cui ha annunciato i prossimi step delle vaccinazioni, a partire dall’apertura delle prenotazioni per la fascia 40-49 anni dal 20 maggio. «È grazie alla Lombardia che il target nazionale delle somministrazioni è stato centrato. Ma l’inondazione di dosi ancora non c’è stata, quindi speriamo che arrivi a giugno». A quel punto, se si potranno inoculare almeno 100mila vaccini al giorno, l’obiettivo di completare gli under 49 con la prima dose entro il 10 luglio potrà essere confermato.

I target nazionali? Merito della Lombardia

Per l’ex capo della Protezione civile parlano i numeri. «Abbiamo toccato con mano quanto fosse vera la presentazione fatta del piano vaccinale a febbraio – fa notare la vicepresidente e assessore al welfare Letizia Moratti – il modello lombardo ha funzionato e per questo va un grande ringraziamento a Guido Bertolaso». Ed è proprio lui a snocciolare i numeri dei vaccinati in Lombardia. «Sono circa il 17% del totale nazionale – spiega il coordinatore della campagna vaccinale – dal 26 aprile al 12 maggio la Lombardia ha superato il target di vaccinazioni fissato dal Commissario Figliuolo. Il resto d’Italia, nel medesimo periodo, ha fatto registrare meno somministrazioni rispetto a quanto richiesto». Più 164mila in Lombardia, meno 102mila nel resto d’Italia. Ergo, spiega Bertolaso, «se la Lombardia non avesse lavorato con questi ritmi, il target non sarebbe stato conseguito a livello nazionale».

Le fasce over 60: più vaccini di tutti

Non solo. Anche sulle fasce a rischio, che Figliuolo ha considerato prioritarie, i numeri della Lombardia sono nettamente migliori di quelli italiani. Sugli over 80, i non vaccinati lombardi sono il 6,6% contro l’11,1% della media italiana. Per quanto riguarda i 70-79enni, invece, sono il 18,4% contro una media italiana del 26,5%. I non vaccinati tra i 60 e i 69 anni in Lombardia sono il 35,4%, mentre la media nazionale è del 50%.

«Il Vax day? Non ne abbiamo bisogno»

Ora tocca alla fascia sotto i 49 anni. In Lombardia agli over 40 le prenotazioni saranno aperte giovedì 20 maggio, e non già lunedì 17 come suggerito dal commissario Figliuolo. «Aprire ai quarantenni può essere suggestivo, ma anche nascondere che alcune realtà del Paese non sarebbero in grado di coprire tutti i posti e di raggiungere i compiti che il generale Figliuolo affida – spiega Guido Bertolaso – noi abbiamo tutte le agende del mese di maggio e della prima settimana di giugno piene, prenotate, non c’è più posto e quindi prima di aprire ai 40-49 intendiamo aspettare perché prima vogliamo vaccinare le categorie che ne hanno più diritto. Il Vax day? Non ne abbiamo bisogno». Si parla di due milioni di prenotazioni tra oggi, 14 maggio, e l’8 giugno. Poi il 27 maggio sarà il turno degli over 30 e il 2 giugno inizieranno le prenotazioni dei più giovani (dai 29 anni in giù).

Le dosi non bastano

Se le forniture fossero maggiori, la Lombardia potrebbe correre di più, ma per adesso deve attenersi alle 85.000 inoculazioni giornaliere. «Doveva esserci un’inondazione di dosi ad aprile, poi a maggio, ma c’è ancora siccità» l’efficace metafora del coordinatore della campagna vaccinale. Così le somministrazioni agli over 50 si concluderanno l’8 giugno nel caso in cui si mantenga il ritmo di questi giorni o il 3 giugno, se si arriva a 120.000 inoculazioni al giorno. Stesso discorso per gli under 49: 30 agosto oppure 10 luglio. «Non abbiamo intenzione di lasciare un solo lombardo privo della vaccinazione» garantisce Bertolaso. Un tema che tocca anche le somministrazioni per le aziende: «Siamo pronti, ci sono i protocolli, gli accordi, abbiamo fatto le riunioni. Ma non abbiamo un vaccino in più, questo è il problema».

La campagna autunnale

Bertolaso, insieme a Regione Lombardia, è già al lavoro anche per un’eventuale campagna autunnale. «Al momento non c’è alcuna direttiva dal ministero della Salute. È la scienza che dovrà dare indicazioni. Su input del presidente Fontana e del vicepresidente Moratti abbiamo già iniziato a pensare come potrebbe essere la campagna vaccinale autunnale che dovrebbe essere ovviamente molto diversa da questa campagna massiva».

Bertolaso: «500 mila vaccini al giorno? Solo la Lombardia può fare la differenza»

lombardia vaccinazioni bertolaso – MALPENSA24