Elezioni, scintille FdI nei piccoli Comuni. Salta la presentazione ad Albizzate

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ALBIZZATE – Dopo l’accordo trovato – non senza difficoltà – sulle tre grandi città (Varese, Busto Arsizio e Gallarate), ora Fratelli d’Italia punta i piedi nei piccoli Comuni. “Non vogliono chiudere, nemmeno dove ormai è tutto deciso”, fanno sapere irritati gli alleati attraverso chi sta gestendo le trattative. Una dimostrazione lampante delle scintille nel centrodestra è l’annullamento ad Albizzate della presentazione ufficiale della ricandidatura del sindaco uscente, Mirko Zorzo (Lega).

Il caso Albizzate

Convocata da giorni, la conferenza stampa per la scontata ricandidatura di Zorzo era prevista per domani mattina 15 maggio. Invece con un pretesto è stata annullata 24 ore prima da Fratelli d’Italia che ha chiesto e ottenuto la convocazione urgente di un tavolo per cercare di avere garanzie pre-elettorali che nei piccoli Comuni Lega e Forza Italia per consuetudine non vogliono dare, lasciando ampia libertà ai sindaci di formare la propria squadra di governo in base ai risultati dei candidati, alle competenze e alla disponibilità di tempo di ciascuno. Un atteggiamento che sta facendo irritare gli alleati, anche perché Albizzate è l’epicentro di un malessere diffuso.

Guardano i sondaggi

A livello regionale l’accordo è stato trovato, su base provinciale idem, per le grandi città pure. “L’accordo nazionale è di confermare i sindaci uscenti, eppure nei piccoli Comuni non vogliono chiudere. A che gioco stanno giocando?”. Se lo chiede chi siede al tavolo con evidente imbarazzo e con impazienza. “Siamo a metà maggio…” Succede ad Albizzate dove la conferma di Zorzo non è mai stata messa in discussione e dove a malapena FdI riesce a esprimere un candidato in lista, ma anche a Brebbia con Alessandro Magni e a Oggiona con Santo Stefano, dove Stefania Maffioli ha chiesto tempo fino a inizio giugno per sciogliere le riserve sul bis ma in caso contrario la Lega ha già dato ampie rassicurazioni sul fatto di avere una valida alternativa. Le partite da chiudere in provincia di Varese sono tante (tra queste Casale Litta, Daverio, Inarzo e Vergiate), ma il clima che si è instaurato non aiuta a ritrovare la serenità perduta. “Sapete qual è il loro problema? E’ che guardano i sondaggi anziché i voti reali”.  Qualcuno, insomma, si sta montando la testa.

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