Gallarate, Marino (FdI): «Un passo avanti per la conferma di Cassani»

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GALLARATE – “Il candidato sindaco di Gallarate sarà della Lega, ma il nome ancora non lo sappiamo”. Salvatore Marino, commissario di Fratelli d’Italia a Gallarate, continua a tenere sulle spine il primo cittadino uscente Andrea Cassani. Presente questa mattina  8 maggio al gazebo in area mercato, il referente di FdI ammette che “un passo avanti è stato fatto” rispetto alla guerra di nervi delle scorse settimane, ma i giochi non sono ancora stati chiusi.

Passo avanti

Decisivo, spiega, sarà il tavolo provinciale di settimana prossima e subito dopo quello locale con la Lega alla presenza del capogruppo Giuseppe De Bernardi Martignoni e della vicesindaco Francesca Caruso in rappresentanza di Fratelli d’Italia. Dopodiché, aggiunge, per chiudere il cerchio serviranno l’ok del direttivo regionale e degli iscritti. “Nel nostro partito c’è pluralismo e rispetto delle gerarchie”, aggiunge Martignoni. “Questo significa che la base rispetta i vertici e viceversa. Sul candidato sindaco c’erano delle incognite, ma con gli incontri fatti e quelli che faremo proviamo a trovare la convergenza sul nome di Cassani”.

Arriva dall’Igna

La lista, spiegano i vertici gallaratesi del partito, è in fase di costruzione. Partirà certamente dalle riconferme (Martignoni,  Caruso, Giuseppe Lorusso) a cui si avvicineranno volti nuovi. Tra questi è ormai prossimo il passaggio in FdI del consigliere uscente di Forza Italia Germano dall’Igna. “Molto probabilmente lo ufficializzerà già la prossima settimana”, rende noto Martignoni. Che aggiunge: “Stiamo selezionando la classe dirigente dei prossimi anni per la città per amministrare con un passo in più di quello che è stato fatto finora”.

Obiettivo 22%

Marino non nasconde l’obiettivo ambizioso per le Amministrative 2021: “Vogliamo arrivare al 22%. Di certo non siamo in subordine alla Lega e non abbiamo padroni”. Tra i temi spinosi da affrontare con gli alleati, conclude Martignoni, c’è quello della lista civica del sindaco. “A Busto la Lega non la vuole, qui Cassani la sta già preparando. Come abbiamo sempre detto, non si fanno eccezioni. A Varese, Busto e Gallarate si corre con schemi predefiniti simili”.

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