No alla lista del sindaco? Da Antonelli già picche alla Lega di Busto. Che alza la posta

BUSTO ARSIZIO – No alla Lista Antonelli? «Non se ne parla». In vista del vertice provinciale del centrodestra che potrebbe ufficializzare la sua ricandidatura, il sindaco Emanuele Antonelli risponde picche alla richiesta avanzata dal commissario provinciale della Lega Stefano Gualandris. Ma la sezione bustocca del Carroccio sarebbe già pronta a rilanciare e ad alzare la posta: per “digerire” l’Antonelli-bis i “lumbard” vorrebbero più spazio in giunta, comprese le caselle più ambite di vicesindaco e presidente del consiglio comunale, e meno deleghe al sindaco.

Il freno della sezione

Il “no” alla Lista Antonelli è stata una delle richieste che la sezione ha fatto al commissario provinciale Stefano Gualandris nel corso della riunione in cui ha chiaramente fatto capire che la riconferma del sindaco uscente è ormai inevitabile, nonostante le ambizioni della sezione leghista di Busto, in quanto essenziale per stabilizzare il quadro provinciale del centrodestra unito. All’ultimo tavolo tra i segretari della coalizione, era stato il rappresentante di Noi con l’Italia Raffaele Cattaneo a invocare la rinuncia degli uscenti alle loro liste personali, con Fratelli d’Italia che non avrebbe escluso la possibilità, anche perché a Gallarate il tema è speculare con un sindaco espresso dalla Lega.

Il “niet” di Antonelli

A Gualandris però, tornato alla carica dopo il summit in sezione a Busto, il sindaco Antonelli avrebbe subito risposto picche. La “lista del sindaco” infatti, oltre ad essere già in fase avanzata di preparazione, viene ritenuta dal primo cittadino uscente strategica per allargare il bacino di consenso della coalizione e cercare di evitare l’insidiosa ipotesi del ballottaggio. L’alternativa chiesta dal commissario del Carroccio sarebbe stata quella di evitare perlomeno di “imbarcare” ex di altri partiti o figure dalla marcata esperienza politica pregressa, limitando così la lista ad una pura espressione della società civile. Difficile, se non impossibile, soprattutto in tempi di disaffezione alla politica, in cui già appare complicato per molte liste mettere insieme 24 nomi da far correre alle amministrative.

Gli ex nella lista del sindaco

Nella lista Antonelli al momento sono accreditati alcuni attuali esponenti del gruppo “Idee in Comune con il sindaco”, che nacque proprio da un’evoluzione della Lista Antonelli del 2016, di sicuro Roberto Ghidotti, in forse Michela Provisione. Poi dovrebbero trovare spazio alcuni ex eccellenti, come Mario Cislaghi, già assessore ai servizi sociali nel secondo mandato Farioli in quota Forza Italia, Maurizio Artusa, ex segretario cittadino del Pd (con cui era stato candidato alle scorse amministrative) e Alex Gorletta, che nel 2016 correva con Busto al Centro. Dovrebbe essere riconfermata anche la presenza del gruppo di Risvegliamo Busto, che fa capo a Francesco Iadonisi, già candidato sindaco Udc nel 2011 e tra gli organizzatori della lista Antonelli nel 2016. Ma si continua a vociferare anche di un ingresso in Lista Antonelli per l’accoppiata forzista Laura Rogora-Orazio Tallarida.

La Lega alza la posta

L’impressione è che il braccio di ferro sia solo all’inizio. Se il sindaco di Fratelli d’Italia non ha alcuna intenzione di rinunciare alla sua lista (anche perché avrebbe ricordato a Gualandris che «ormai è una prerogativa anche per tutti i candidati della Lega, a partire da Maroni a Varese»), a questo punto la trattativa si sposterà sull’assetto dell’Antonelli-bis. “Patti chiari” ha promesso Gualandris. Dalla riunione di sezione in Lega di ieri sera sarebbe emersa la volontà di “blindare” la nuova amministrazione per arginare lo strapotere del sindaco, come compensazione alla “resa” sulla candidatura. Come? Chiedendo più posti in giunta (i 4 assessori che Antonelli aveva già stoppato all’ultimo rimpasto?), la conferma del vicesindaco al Carroccio ma anche la presidenza del consiglio comunale (nel 2016 finita al PD per il pasticcio della doppia candidatura Lega-Forza Italia) oltre ad una serie di paletti, tra cui la rinuncia alle deleghe in mano ad Antonelli, a partire da quella dei lavori pubblici. In questo schema, però, rimarrebbe pochissimo spazio per Forza Italia, che lavora al polo di centro e già lamenta scarsa considerazione. Un problema in più al tavolo provinciale.

Busto, sgambetto Lega ad Antonelli sulla piscina. «Segnale politico. Così non va»

busto arsizio lista antonelli lega – MALPENSA24