BUSTO ARSIZIO – La Lega è pronta a “digerire” il bis di Antonelli sindaco, ma subito compie il primo sgambetto in giunta. Astenendosi, nella seduta straordinaria di oggi, 5 maggio, al voto sull’atto d’indirizzo per la gestione della piscina Manara, che dovrebbe passare dalla Sport Management al colosso spagnolo Forus. «Un segnale politico» spiega il commissario provinciale del Carroccio Stefano Gualandris, che solo ieri sera aveva fatto capire alla sezione che, se si vuole tenere unito il centrodestra alle urne, non ci sono alternative alla ricandidatura di Antonelli. Era già successo su Accam, ma il clima è quello di una “tregua armata”. «Così non si fa» protestano i leghisti, che si sono trovati all’ultimo momento la delibera da votare.
La delibera sulla piscina
L’astensione è arrivata su una delibera d’indirizzo portata in giunta dall’assessore allo sport Laura Rogora (Forza Italia): «Un atto di indirizzo per risolvere finalmente la difficile situazione della gestione della piscina. Approvato dalla giunta, con la sola astensione degli assessori della Lega». Nel comunicato stampa diffuso nel pomeriggio, l’assessore azzurra fa notare che «il lavoro della giunta, del consiglio e dei dirigenti competenti, preciso e puntuale, ha generato un’ipotesi di accordo con Sport Management che potrebbe, entro i termini previsti dalla normativa emergenziale, portare alla riapertura della piscina, con la possibilità di uso da parte di società e cittadini, che in questi mesi hanno sofferto la mancanza del nostro impianto-gioiello». Con il sindaco Emanuele Antonelli che elogia assessori e dirigenti, «bravi a trovare una soluzione assolutamente trasparente e giuridicamente ineccepibile».
Il segnale della Lega
«Condividiamo l’atto in sé nel merito, ma chiediamo rispetto per il principale partito della coalizione – spiega il commissario provinciale della Lega Stefano Gualandris – non si può andare avanti con le iniziative non condivise. Così abbiamo voluto mandare un segnale politico chiaro, che non danneggiasse la comunità e non ostacolasse la soluzione della vicenda della Manara, ma che facesse passare ai partner di coalizione il messaggio che noi ci siamo, però chiediamo di essere rispettati». Anche perché Gualandris aveva avvisato gli alleati e si aspettava «un segno di distensione» prima che si arrivasse allo “strappo” in giunta.
«Serve condivisione»
In realtà non un vero strappo, come chiariscono fonti del Carroccio, rimarcando la scelta “soft” dell’astensione invece della mancata partecipazione al voto o, peggio, di un pollice verso sulla delibera. In apertura di seduta la posizione della Lega è stata esplicitata e motivata dalla vicesindaco e capodelegazione Manuela Maffioli, che ha sottolineato come si trattasse di una «questione di metodo e non di merito». Da quel che filtra, la Lega si sarebbe aspettata di essere coinvolta preventivamente sull’atto d’indirizzo, non solo all’ultimo momento e al netto dell’urgenza con cui si è proceduto ad indire una seduta straordinaria di giunta. «Bastava una telefonata». A maggior ragione visto che si parla di piscina, tema su cui il Carroccio è da tempo in prima linea come dimostra la convocazione del sopralluogo alla struttura di via Manara da parte della presidente della commissione bilancio Paola Reguzzoni.
Il clima nel centrodestra
Ma il clima all’interno della coalizione è tutt’altro che idilliaco. Anche perché lo sgambetto della Lega arriva esattamente a poche ore dalla riunione di sezione che ha, di fatto, “ufficializzato” la ricandidatura di Antonelli alla guida del centrodestra. «Ma patti chiari e ci rispetti» aveva dichiarato il commissario Gualandris, quando già nell’aria c’era la querelle sull’atto d’indirizzo della piscina. Il messaggio lanciato oggi in giunta lascia presagire che la navigazione del centrodestra bustocco da qui in avanti non sarà una passeggiata.
Gualandris alla Lega di Busto: è Antonelli il candidato. «Ma ci rispetti e patti chiari»