Gualandris alla Lega di Busto: è Antonelli il candidato. «Ma ci rispetti e patti chiari»

rbsh

BUSTO ARSIZIO – Sarà il sindaco uscente Emanuele Antonelli il candidato del centrodestra a Busto: lo ha fatto capire, senza troppi giri di parole, il commissario provinciale della Lega Stefano Gualandris, intervenuto in sezione ieri sera, martedì 8 maggio. «Per vincere le elezioni ci vuole il centrodestra unito, quindi se non c’è un candidato alternativo condiviso o si va uniti o si perde». Di fatto una conferma della linea di riconferma dei sindaci uscenti a Busto Arsizio e Gallarate che il Carroccio e Fratelli d’Italia stanno portando avanti al di là delle reciproche resistenze locali.

Il “Maroni di Busto” non c’è

Alle remore e ai mugugni espressi dai leghisti duri e puri della sezione, come il vicesegretario Giuseppe Gorini, il commissario provinciale avrebbe risposto più o meno con queste parole: «Vi avevo chiesto di indicare “un Maroni di Busto”, su cui potesse convergere l’intera coalizione. Ma i nomi che mi avete fatto non rispondono a questo identikit». Ovvero quelli dell’ex sindaco Gianfranco Tosi, ma anche dell’attuale vicesindaco Manuela Maffioli. E allora la linea rimane quella che va per la maggiore al tavolo provinciale, ovvero la riconferma degli uscenti. A Gallarate, dove c’è il leghista Andrea Cassani, come a Busto Arsizio, dove è Fratelli d’Italia a ricandidare Emanuele Antonelli.

Il confronto in sezione

centrodestra lega candidature summit

«Ma la partita non è ancora chiusa» ha chiarito Gualandris (nella foto) di fronte ad una sezione che continua a far fatica a digerire l’ennesimo diktat dall’alto che, per “ragion di Stato”, mortificherebbe le ambizioni di rivedere un esponente del Carroccio sulla poltrona di primo cittadino dopo quindici anni (dopo lo stop imposto dall’asse Bossi-Berlusconi alla candidatura di Claudio Tovaglieri nel 2011 e la beffa delle primarie di coalizione del 2016). «Non è che accettiamo Antonelli a scatola chiusa» conferma a Malpensa24 il commissario provinciale leghista, al termine del lungo confronto nella sede (prossima alla dismissione) di corso Italia, per la prima volta dopo molto tempo “in presenza”.

«Patti chiari»

«Siamo il primo partito in provincia di Varese e nel proporre la ricandidatura di Antonelli bisogna mettere nero su bianco il rispetto della Lega come partito di maggioranza. E la reciprocità». Una condizione irrinunciabile di cui il commissario provinciale si fa «garante ai tavoli». Cosa significa in soldoni? Patti chiari e amicizia lunga. «Anche per iscritto, se serve – ripete Gualandris – chiederò il rispetto della Lega a tutto tondo, in giunta e a livello di programmi. Dobbiamo partire con la campagna elettorale ma dobbiamo iniziare bene, con regole chiare. Affinché si smetta di litigare e si lavori uniti. Antonelli dev’essere anche il candidato della Lega».

Garanzie e compensazioni

La sezione chiede paletti e garanzie, dopo cinque anni di convivenza spesso burrascosa con il sindaco. Uno di questi potrebbe essere la rinuncia, da parte di Antonelli, alla formazione della “lista del sindaco”: «È una richiesta emersa all’ultimo tavolo provinciale, ma non dalla Lega – ricorda Gualandris – è una delle questioni sul tavolo». Un’altra condizione da portare in discussione è quella di una coalizione blindata, con al massimo tre o quattro liste a sostegno del sindaco. E ancora, la Lega potrebbe chiedere di poter esprimere vicesindaco e presidente del consiglio, per riequilibrare il peso della rinuncia alla poltrona di primo cittadino. E c’è da scommettere che su questa “lista della spesa” non sarà una passeggiata al tavolo del centrodestra di Busto.

Busto, Lega e FdI accelerano su Antonelli. Tovaglieri capolista del Carroccio?

busto arsizio lega gualandris antonelli – MALPENSA24