Elezioni a Busto: per contrastare Antonelli la Lega ripesca l’ex sindaco Tosi

Busto Gianfranco Tosi

BUSTO ARSIZIO – Un po’ come quelle partite inchiodate sul pareggio. Con il pallone che gira orizzontale, perché nessuno si smarca e nessuno riesce a dare profondità al gioco. Partite in cui la tattica prevale su tutto e su tutti. E dove solo un colpo da maestro potrebbe cambiare le sorti di 90 minuti che sembrano segnati, anzi scontati. Servirebbe un fuoriclasse, insomma. Lo stesso “invocato” sulla scena politica bustocca per sbloccare il tiro alla fune delle candidature.

Il derby del centrodestra

E’ un po’ questa la situazione del centrodestra bustocco, impallato sulla candidatura del sindaco. E dove ormai da tempo è in corso un derby tra gli Antonelli boys e il “resto del mondo”. Di quel mondo che cinque anni fa, ha masticato amaro e sostenuto proprio Antonelli. Per ragioni di coalizione, più che per amore politico.

Ragioni che in questi cinque anni si sono logorate. Al punto che per sbloccare l’impasse «ci vorrebbe un fuoriclasse». Come ebbe a dire qualche giorno fa il commissario provinciale Stefano Gualandris. Parole che da un lato hanno spiazzato (“Ma ce l’abbiamo in Lega?”, si è chiesto più di un militante), ma anche aperto uno spiraglio per poter mettere un candidato del Carroccio dopo 15 anni. L’ultimo, infatti, fu Gigi Rosa.

Il fuoriclasse c’è

Prima di lui Gianfranco Tosi. E sul nome del sindaco che per due mandati ha guidato palazzo Gilardoni si è accesa, si vocifera, la lampadina. Non certo per via del fatto che nella sua carriera politica e professionale è stato anche nel cda di Enel. Bensì per il pedigree dell’ex sindaco. Che nessuno discute a Busto e non solo, e che potrebbe rispondere al lapidario identikit buttato lì da Stefano Gualandris.

E c’è chi dice: «E’ lui»

Inutile cercare conferme in casa Lega sul nome di Tosi. Sul Carroccio sono ben consapevoli che la partita a Busto è delicata. Per questo tengono le bocche cucite. E sanno anche che la biglia da bowling per fare strike potrebbe partire altrove. In città (Varese? Gallarate?) dove le posizioni oggi sono consolidate, ma domani chissà. E proprio per questo il candidato bustocco da mettere sul tavolo per contrastare la candidatura di Antonelli viene tenuto copertissimo.

Anzi, la stessa sfilza di possibili candidati, snocciolata qualche giorno fa dal commissario cittadino Francesco Speroni, aveva tutta l’aria di essere la tipica cortina di fumo per depistare. Ma nel centrodestra, dove tra l’altro Lega, Forza Italia civici di Idee in Comune e moderati continuano a lavorare per trovare un candidato condiviso che non risponda al nome di Emanuele Antonelli, si lasciano sfuggire un indizio che non è ancora una prova: la presenza nei giorni scorsi di Gianfranco Tosi nella sede della Lega dopo un lungo periodo di assenza. Troppo poco per dire che il suo nome potrebbe essere quello giusto, abbastanza per lasciare intendere che sul Carroccio cittadino, se in alto vogliono proprio un fuoriclasse per rimettere in discussione le cose, l’asso nelle manica c’è. Non proprio di primo pelo. Con la giusta esperienza però per tornare a guidare l’amministrazione e la città dopo 15 anni.