Besnate, c’è il bilancio. Zero aumenti per tariffe e tributi: 300mila euro per il diritto allo studio

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BESNATE – Bilancio di previsione approvato dal consiglio comunale di Besnate. «Il bilancio è stato approvato e anche quest’anno è stato approvato entro il 31 dicembre – commenta il sindaco Giovanni Corbo – Questo ci consentirà di avere risorse disponibili già dal primo gennaio».

Nessun aumento

Altro punto sottolineato dal primo cittadino: «Si è riusciti a non incrementare nessun tributo comunale e nessuna tariffa per i servizi. Un risultato eccellente considerando l’inflazione alle stelle e gli aumenti considerevoli dei costi dell’energia i cui riflessi impattano notevolmente sui consumi energetici delle strutture comunali».

Scuola e inclusione

«E’ stato un lavoro di concerto con gli uffici comunali che ringrazio per quanto fatto – spiega Corbo – Un lavoro che abbiamo iniziato a pianificare già a luglio. Quando abbiamo capito che la situazione, in particolare sul fronte dei consumi energetici, sarebbe esplosa. Non abbiamo limato nulla di quanto destinato ai servizi per i cittadini. Cito, ad esempio, il diritto allo studio che vede a bilancio 300mila euro: una cifra record per Besnate. Le opere pubbliche programmate partiranno come da programma e siamo andati a sostenere anche il progetto Inclusione che, partito a dicembre di quest’anno, proseguirà per tutto il 2023». Progetto che ha portato al ripensamento degli spazi assegnati agli ambulanti del mercato cittadino affinché tra quei banchi possa tranquillamente muoversi una persona con difficoltà di deambulazione o costretta sulla carrozzina.

Risparmio energetico

«Per raggiungere l’obiettivo, e non andare a gravare sulle tasche dei cittadini, abbiamo puntato molto, ad esempio, sul risparmio energetico – conclude il primo cittadino- L’ente pubblico ha ragionato come qualunque altra famiglia italiana. Abbassando il riscaldamento, limitando l’illuminazione a quando davvero necessaria, disattivando i dispositivi quando non utilizzati. Non che prima ci fosse disattenzione, ma adesso abbiamo messo in pratica tutti quei comportamenti virtuosi mirati a tagliare i consumi, e di conseguenza anche i costi, che resteranno un’ottima abitudine anche a crisi terminata».

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