«C’è degrado e nessuno fa niente». La minoranza di Besnate ripulisce il cimitero

BESNATE – «Le persone mi fermano per strada e io mi sento in dovere di scusarmi con loro se il cimitero di Bensate è in queste condizioni». Quali condizioni? «Degrado». Non usa mezzi termini Nadia Dal Secco, referente della minoranza Uniti per Cambiare. È stata lei, insieme al capogruppo Marco Bonalli e ad altri membri della sua squadra a incastrare un paio d’ore domenica, 19 giugno, per andare al camposanto con l’intenzione di metterci mano in prima persona. Armati di guanti e sacchi, infatti, si sono rimboccati le maniche e hanno raccolto il verde in eccesso fra la tombe. Un gesto per i cittadini? Certo, dice. Ma anche una provocazione indirizzata alla giunta del sindaco Giovanni Corbo.

Il cimitero

«Lo avevamo annunciato e siamo andati a ripulire, anche se era domenica e tutti noi avevamo degli impegni. Questo perché le erbacce al cimitero non sono un problema solo di quest’anno», dice Dal Secco. «Nonostante il problema sia stato più volte evidenziato all’amministrazione, ogni richiesta è sempre rimasta inevasa». Il decoro del camposanto è un tema che è già stato messo sul tavolo in passato. «Bisogna prevenire». Nel senso che «i provvedimenti vanno presi prima che ci sia stato il danno. E ora la domanda più spontanea è: gli amministratori vanno al cimitero? Verificano con i loro occhi lo stato di abbandono? Non ci crediamo che non sentano le lamentele delle persone o non notino in che stato di degrado sia. La zona di sepoltura comune ha tombe ormai sfondate e malmesse». Al punto da insistere sui percettori del reddito di cittadinanza: «Si attivino i progetti in modo che anche questo luogo sacro sia ben mantenuto».

La provocazione

Vale per il cimitero. «Ma anche in generale – affonda – abbiamo chiesto informazioni sui lampioni che non funzionano e non hanno risposto. Abbiamo chiesto di fare delle sostituzioni in merito alla segnaletica in paese, ma sono passati mesi». E tira le somme: «La sensazione è che non ci sia la volontà di fare le cose semplici ma comunque importanti. La giunta pensa alle opere grandi, bene. Ma prima bisogna mantenere la decenza sul territorio». Ecco perché hanno deciso di ricorrere a metodi più plateali, ora: «Vediamo se con una provocazione si rendono conto che ci sono problemi da affrontare».
A chiudere, il capogruppo Bonalli: «Mi è dispiaciuto non aver visto nessuno dell’amministrazione. Sapevano che ci saremmo trovati per ripulire. Speriamo che con questa iniziativa capiscano che basta poco per dare dignità al cimitero, perché dei morti non ci si deve ricordare solo il Due Novembre».

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