Biglietti omaggio delle giostre respinti per un errore: famiglie deluse a Legnano

LEGNANO – Biglietti omaggio delle giostre, distribuiti dal Comune e consegnati nelle scuole per la “Festa dello studente”, non accettati per un errore di stampa. E un pomeriggio che si annunciava di festa rovinato, vissuto tra continue contestazioni di bambini, ragazzi e dei loro genitori con i giostrai. L’unico modo per non deludere i figli è stato mettere mano al portafogli e pagare corse che le famiglie contavano di avere gratuitamente.

È accaduto giovedì 4 novembre al Luna Park di Legnano (nella foto). Molte famiglie hanno accompagnato i figli alle attrazioni di cui avevano ricevuto a scuola biglietti omaggio nel giorno ad essi riservato. Ma i tagliandi non sono stati sempre accettati, perché alcuni riportavano un errore di stampa relativo al numero dell’attrazione: il numero non coincideva con il nome della giostra, o mancava del tutto. In ogni caso, tanto è bastato perché quasi nessun giostraio li accettasse.

«Potevano accettarli lo stesso»

Le lamentele dei genitori sono rimbalzate su alcuni social cittadini, in particolare sulla “Voce di Legnano”. «Gli esercenti – lamenta una mamma – non hanno accettato quei biglietti omaggio, sebbene il nome della giostra fosse palesemente corretto». «Abbiamo avuto lo stesso problema – conferma un’altra – Credo che poteva essere gestita in maniera differente dai giostrai, visto che era lampante il disguido causato da un errore di stampa. Consideriamo anche il fatto che alcune famiglie in difficoltà colgono l’occasione (forse unica) per passare un pomeriggio spensierato».

Insomma, quello che doveva essere un momento di festa, di svago e divertimento si è rivelato per i più piccoli un motivo di sconforto e per i loro genitori di polemica, con una spesa imprevista e, secondo chi l’ha dovuta affrontare, non dovuta. «Il pomeriggio è diventato una salassata – riprende la prima mamma – perché per non far rimanere male le mie due bambine alla fine abbiamo acquistati i biglietti». «Non puoi andartene – interviene un’altra – dicendo “no mi dispiace amore, è una presa in giro”…». «Ma che problema si faceva il giostraio – interviene un’altra – per un errore di stampa del numero, quando risulta corretto il nome e la ditta della giostra?».

«Iniziativa da rivedere»

I casi non sarebbero stati isolati, anzi avrebbero riguardato la maggioranza dei biglietti regalati ai ragazzi: un’altra mamma ne ha contati 3 su 4 errati e quindi non accettati fra quelli ricevuti. Molti genitori sottolineano i propri malumori e la delusione dei loro bambini. Ma c’è anche chi punta il dito contro altri aspetti della “festa”, come la scelta di un giorno feriale, «come se tutti i genitori fossero a casa a fare niente per poter portare i figli sulle giostre» e il «costo esoso» di una singola corsa. «Se dovevo pagare, com’è successo alla fine – chiosa l’ennesima mamma intervenuta nella discussione – almeno sceglievo io il giorno in cui andare».

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