Boldetti (Lista Orrigoni): «Sacro Monte da rilanciare. In 5 anni multe e chiusure»

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VARESE – «Il problema dell’accesso al Sacro Monte non è stato risolto ma è peggiorato. La maggioranza di centrosinistra in questi 5 anni ha fatto finta di niente ed è andata avanti a suon di chiusure della strada e di multe agli automobilisti». È una bocciatura su tutta la linea dell’azione della giunta Galimberti quella espressa dal consigliere comunale della Lista Orrigoni Luca Boldetti, che invoca la valorizzazione del borgo-gioiello di Santa Maria del Monte.

L’appello

Una considerazione che nasce dal «dispiacere» che Boldetti ha provato nel «vedere tante persone, in cerca di svago, riposo o preghiera negli ultimi weekend, fermate dalla chiusura delle strade d’accesso al Sacro Monte». La valorizzazione del Borgo, secondo l’esponente della Lista Orrigoni, è da ascrivere ad un fallimento dell’amministrazione di centrosinistra: eppure «nel 2016 fu uno dei temi più importanti nella campagna elettorale di Galimberti». Di qui l’appello di Luca Boldetti in vista delle comunali 2021: «La coalizione di centrodestra dovrà pensare e proporre ai cittadini delle soluzioni per far tornare più vivibile e maggiormente accessibile il nostro amato Sacro Monte, per poterlo rilanciare al massimo quando questa pandemia sarà finita».

Il comunicato di Boldetti

Il Sacro Monte è forse il luogo più bello della nostra città, un piccolo borgo con una vista magnifica e dei vicolini stupendi, ricco di bellissime attività commerciali e culturali e, soprattutto, con una vocazione turistica e religiosa molto importante per tutto il territorio provinciale e non solo. Nonostante questo, però, cosa ha fatto l’amministrazione comunale di Varese per renderlo ancora più attrattivo e, soprattutto, fruibile a cittadini e turisti?
Questa domanda, accompagnata da un velo di dispiacere, mi è sorta dopo gli ultimi weekend (passati in zona gialla e arancione), nei quali la cronaca ci ha raccontato di tante persone che hanno cercato un momento di svago, di riposo, di attività motoria o di preghiera al Sacro Monte, ma sono state fermate dalla chiusura delle strade di accesso, con conseguente danno anche per gli esercenti del borgo.
Non credo che sia accettabile una soluzione di questo genere, che va aldilà della necessità (si spera ancora il più breve possibile) di evitare assembramenti. Perché è un problema che persiste da anni, e che sembra sempre più peggiorare: l’accesso al Sacro Monte. Ricordo che questo tema fu uno dei più importanti nella campagna elettorale di Galimberti nel 2016, ma cosa è stato fatto?
L’amministrazione comunale ha ridotto il numero di posti auto a disposizione dei visitatori in cima al borgo, non ha aumentato in maniera adeguata il numero di parcheggi nei pressi della Prima Cappella e, soprattutto, non ha implementato un sistema di Trasporto Pubblico efficiente e fruibile, visto che nei weekend gli autobus della linea C passano ogni 20 o 30 minuti, un lasso di tempo inaccettabile! E non è stata nemmeno inserita una navetta permanente in grado di portare nel fine settimana le persone dai grandi parcheggi di Masnago ai piedi del Sacro Monte.
Non basta, infatti, avere una funicolare funzionante se non si migliorano le condizioni per raggiungerla. E la cosa peggiore è che la maggioranza di centrosinistra non si è mai nemmeno posta il problema in questi 5 anni, ma ha fatto finta di niente ed è andata avanti a suon di chiusure della strada e di multe agli automobilisti. Così non va, così non si rilancia uno dei luoghi più belli del nostro territorio. La coalizione di centrodestra dovrà pensare e proporre ai cittadini delle soluzioni per far tornare più vivibile e maggiormente accessibile il nostro amato Sacro Monte, per poterlo rilanciare al massimo quando questa pandemia sarà finita.

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