Il ritorno di Maroni scalda il centrodestra: «Con lui possiamo vincere a Varese»

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VARESE – «Intorno a Roberto Maroni c’è grande entusiasmo e con lui alla guida della coalizione possiamo vincere e far tornare a Palazzo Estense il centrodestra». Un commento stringato quello del coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Andrea Pellicini, assente al summit varesino di ieri (giovedì 18 febbraio) solo per un impegno dell’ultima ora. «Però mi hanno riferito di come è andato l’incontro e sono soddisfatto. A Varese Fdi sta costruendo una lista di alto profilo e il nostro obiettivo è quello di portare a Palazzo Estense tre consiglieri».

L’entusiasmo ritrovato

Le parole di Andrea Pellicini descrivono molto bene il ritrovato entusiasmo all’interno della coalizione di centrodestra. Perché, anche se i protagonisti non lo dicono in maniera aperta, qualche dubbio sulla candidatura del Bobo leghista, dopo quanto accadutogli, serpeggiava. Ed è stato fugato ieri sera, con la partecipazione in presenza di Maroni, il quale ha rassicurato tutti: «Ci sono e dobbiamo vincere al primo turno».

Giro di tavolo

Varese è Varese. Perché qui il centrodestra, fino a questo momento, rispetto a Gallarate e Busto, ha saputo mostrare all’esterno un’unità granitica. Anche (e i presenti al tavolo ieri l’hanno riconosciuto) grazie a Roberto Maroni, candidatura leghista davanti alla quale, da Forza Italia a Noi con l’Italia (presente ieri con Matteo Giampaolo), passando per Fratelli d’Italia e Lombardia Ideale, si sono tolti il cappello. Una candidatura che non è stata messa in discussione nemmeno nel momento più difficile, ovvero quando dello stato di salute di Roberto Maroni nessuno di fatto sapeva nulla.

Un fedeltà che ieri è stata da un lato ripagata con quel “Ci sono” e dall’altro suggellata da tutto il tavolo politico una seconda volta. Insomma, una ripartenza, per usare un termine calcistico caro all’Arrigo Sacchi allenatore del Milan. «Ho sempre creduto nella candidatura di Maroni – dice Domenico Battaglia, commissario cittadino di Forza Italia – e tutti abbiamo rinnovato la fiducia in lui. La sua presenza è stato il segnale che ci aspettavamo».

Felice «di averlo visto in grande forma – Giacomo Cosentino di Lombardia Ideale – Sono contento sia sotto il profilo umano sia politico. La sua è stata una presenza attiva per tutta la durata dell’incontro. Ora ogni gruppo sta lavorando sui vari punti programmatici e poi nelle prossime riunioni faremo la sintesi. Di pari passo procede anche la composizione delle liste».

«Abbiamo visto un Roberto Maroni in forma – dice Matteo Giampaolo di Noi con l’Italia  – nonostante la convalescenza, ma soprattutto motivato e con la voglia di correre. E poi l’altro segnale positivo è che ci siamo ritrovati con un centrodestra unità dopo cinque anni di opposizione. Unità non scontata e quindi siamo pronti a dare il nostro contributo sul programma e a dare una mano al nostro candidato per tornare alla guida della città».

L’armonia varesina

«Conosco Roberto Maroni dai tempi in cui era ministro degli Interni – dice Salvatore Giordano, responsabile elettorale di Fratelli d’Italia – è credo che se ci fosse stato qualcosa di contrario alla sua candidatura l’avrebbe già detto chiaramente. Ieri, ammesso che qualcuno avesse ancora qualche dubbio, li ha fugati di persona con la sua presenza e determinazione. Il centrodestra è una squadra unita e in sintonia. Qui a Varese più che in altre realtà della provincia. Credo che ci siano i presupposti per fare bene, per vincere e rilanciare la nostra città».

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