L’esploratore Bolognini: “Esiste una Busto sotterranea. Riportiamola alla luce”

bolognini busto sotterranea

BUSTO ARSIZIO – Esiste una Busto che non si vede. Tunnel, cunicoli, forse passaggi o collegamenti tra le due chiese del centro e alcuni palazzi. Quasi certamente tra San Giovanni e Santa Maria. Forse anche con San Michele. Una pezzo di città che sta lì, sepolta, dimenticata e dove tutti ci mettono sopra i piedi, ci camminano, ci passano. Da sempre senza mai essersene accorti.

Aprite quella porta

Una porta sotto la scala. E’ questo il ricordo di una signora centenaria, la quale nei suoi racconti ha parlato di un ingresso che portava nei sotterranei dove, quando era bambina, giocava nei cunicoli che collegavano il palazzo dove abitava con la chiesa di Santa Maria.

Una narrazione che non è passata inosservata alla Geographical Research Association, un sodalizio bustocco che si occupa di esplorare il territorio. Questa volta l’indagine del Gra riguarda la Busto che sta sotto il filo dell’asfalto. Così gli affiliati dell’associazione, coordinati da Michael Bolognini, intendono riportare alla luce quella Busto nascosta nelle vie del centro. Tanto che hanno già presentato all’amministrazione comunale un progetto per condurre una prima esplorazione. Ora sono in attesa del via libera per poter scendere al “piano interrato” della città.

I racconti

A far emergere la Busto degli abissi sono state alcune testimonianze. Oltre a quella delle centenaria che da piccolina giocava sempre nei cunicoli sotterranei che collegavano il suo palazzo con la chiesa di Santa Maria, c’è anche un racconto di un architetto che abitava in un altro palazzo di piazza San Giovanni e che anche lui ha ricordato quanto si divertiva con gli amici a scoprire i cunicoli che portavano verso la chiesa di San Giovanni. «Queste indicazioni sono due indici importanti per farci capire che probabilmente i due cunicoli s’intersecavano – afferma Bolognini – Probabilmente si tratta di sotto-servizi utilizzati dalla Chiesa per consentire lo spostamento delle persone. Dunque abbiamo approfondito le ricerche».

E non è finita. Poiché in alcuni punti del centro città pare che ci siano visibili presenze di passaggi murati e testimonianze dell’esistenza di un torrente interrato che correva sotto le strade centrali. Insomma di carne al fuoco ce n’è tanta. E basta per avviare e approfondire le indagini.

Del resto Bolognini è convinto di poter trovare cose interessanti anche sulla scorta delle esperienze di qualche anno fa al castello di Legnano. L’amministrazione comunale concesse gli concesse qualche anno fa di eseguire alcuni sopralluoghi. «Per le esplorazioni risultano molto utili i tombini – prosegue il responsabile – È probabile che alcuni cunicoli possano essere stati interrotti dalla costruzione di scivoli dei garage dei palazzi. D’altra parte alcune gallerie potevano condurre fino a San Michele, ma pare siano solo leggende. Altro particolare importante, in una delle realtà commerciali del centro sono stati trovati dei pozzi profondi che potrebbero intercettare i cunicoli».

La Geographical Research Association

Si tratta di un’associazione nata otto anni fa a Busto Arsizio che si rivolge in particolare ai ragazzi e si occupa di insegnare la vita a contatto con la natura. Opera in particolare al parco Alto milanese e con una serie di strumenti insegna le tecniche per affinare nei bambini il senso della responsabilità e il non avere paura.

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