BUSTO ARSIZIO – «I volontari di Strade Pulite sono bravissimi, ma purtroppo la situazione dei boschi è uno schifo. L’inciviltà della gente, che butta di tutto, è incredibile». Nelle parole del consigliere delegato al verde e all’ecologia Orazio Tallarida, che ha affiancato i volontari nella raccolta dei rifiuti, c’è la sintesi di un altro capitolo nell’eterna lotta tra il bene e il male, tra chi sporca senza alcuna remora e chi si rimbocca le maniche per ripulire. Scritto questa mattina, 11 giugno, tra viale dell’Industria e via Tibet, in zona industriale a Sacconago.
Il “bis” in zona industriale
Negli stessi boschi che erano stati già “battuti” dai volontari in occasione della Giornata del Verde Pulito, un mese fa, alla presenza dell’assessore regionale all’ambiente Raffaele Cattaneo, Strade Pulite torna a portare avanti il lavoro. Il risultato di una mattinata di pulizia è nella quantità di rifiuti “consegnati” alle camionette di Agesp: quattro bidoni grandi di bottiglie di vetro, una decina di sacchi di bottiglie di plastica e un’altra decina di sacchi di indifferenziato, ma anche pezzi di carcasse di automobili, lastre di eternit che sono state “messe da parte” in attesa degli interventi di messa in sicurezza.
La situazione dei boschi
«Tantissimi rifiuti abbandonati in un piccolo fazzoletto di bosco» rivela Orazio Tallarida, consigliere delegato al verde, che è sceso in campo in prima persona a pulire insieme ai volontari anche per rispondere con i fatti alle polemiche sorte attorno alla giornata del Verde Pulito. Una decina i volontari dell’associazione Strade Pulite – capitanati dal referente di Busto Paolo Rusconi – scesi in campo con le loro pettorine arancioni. «Sono bravissimi – l’encomio di Tallarida a nome del Comune ai volontari dell’associazione – credono in quello che fanno, vogliono i boschi puliti, e lavorano senza secondi fini. Sono un esempio per tutti. E il loro progetto continuativo merita tutta l’attenzione e il sostegno dell’amministrazione comunale».