BUSTO ARSIZIO – Fuori dai denti, ha definito inutile l’ordinanza contro i botti. Incassando per la schiettezza consensi, ma anche molte critiche. Però non ha voluto rispondere subito. L’assessore alla Sicurezza di Busto Massimo Rogora ha preferito attendere per avere in mano quel dato sulle multe che ben si immaginava: «Zero contravvenzioni per i fuochi d’artificio di fine anno nei Comuni dove c’era l’ordinanza. Ciò significa che avevo ragione io. Il provvedimento, fatto in questo modo, non è efficace. Io penso che nel momento in cui si fa un’ordinanza bisogna anche fare in modo di farla rispettare. Altrimenti a cosa serve?».
La risposta di Rogora alle polemica sui botti è come il petardo avanzato a San Silvestro e che vien fatto esplodere nei primi giorni dell’anno. Così l’assessore Massimo Rogora, che nei giorni scorsi ha spiegato i motivi per cui a Busto ha deciso di non fare l’ordinanza di divieto, torna sull’argomento. E lo fa con i numeri alla mano. Che si fa in fretta a leggerli, poiché le contravvenzioni staccate nei paesi dov’è stata emessa l’ordinanza è pari a zero. A Varese, ma anche negli altri Comuni dove c’era il divieto, non sono mancati botti e fuochi d’artificio. «Eppure non c’è stata una multa – continua l’assessore – E non mi si dica che quel provvedimento aveva solo lo scopo di sensibilizzare i cittadini. Poiché se così fosse sarebbe bastato un appello o un invito ufficiale a prestare attenzione».
Insomma la mancanza di verbali fatti è per Rogora un nulla di fatto che dice molto, «anche perché a Busto a livello di prevenzione la nostra polizia locale ha fatto il proprio dovere controllando, nei giorni precedenti San Silvestro, più di un negozio per verificare che i fuochi d’artificio in vendita fossero tutti in regola con le normative europee. Certo questo è un lavoro oscuro, che fa meno “rumore” di un’ordinanza, ma, visto com’è andata anche a Busto, direi anche più efficace».