Covid a due facce. O forse tre, la peggiore

bottini covid giano bifronte

di Gian Franco Bottini

Questo Covid è un ambiguo Giano bifronte: da una parte il” Covid economico” e dall’altra  il “Covid sanitario”; se cerchi di rabbonire il primo rischi di far incazzare il secondo e viceversa. Le due facce contrapposte del Covid sono il vero problema da risolvere e la nostra  la sfida è quella di  cercare  di tenere a bada le due , senza che una di esse si rabbui eccessivamente: ci vorrebbe l’abilità e la tenuta nervosa di un bigamo di lungo corso e forse non sarebbe sufficiente!

Scherzi a parte, la difficoltà di far convivere le due facce del problema, cercando  di depotenziarlo nella sua aggressività, rappresenta una difficoltà sotto gli occhi di tutti e quando, per qualche ragione, si perde il controllo su uno dei due aspetti immediatamente si paga pegno sull’altro o addirittura su ambedue.

E’ il caso  di questi giorni;  con  un lock down definito leggero ma che, essendo il secondo in pochi mesi, proprio leggero non è, da qualsiasi parte lo si guardi.

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GIan Franco Bottini

Gli errori, ed è umano che qualcuno venga commesso  (già troppi per la verità!) , lasciamoli fare ai politici; noi, appetibili prede del virus, dobbiamo convincerci che non siamo in sua balia perché  potremmo essere gli unici ad avere veramente in mano l’arma letale in grado di combatterlo; semplicemente standogli lontano con mascherine, distanze e tutto il resto e non andandolo a cercare con  stupidi comportamenti.  A  quanto pare però, anche molti di noi non rifuggono dagli errori, mettendosi così “ in società a responsabilità illimitata” con quei politici che  tanto critichiamo.

Ma questo Giano bifronte, purtroppo ancora in ottima  salute, ha furbescamente trovato lo  spazio per mostrarci una terza  faccia:  quella del “Covid politico” ed è una faccia truffaldina, faziosa, interessata .

Nella  recente campagna per le elezioni americane  l’argomento pandemia è stato quello sul quale i due contendenti si sono sfidati; Trump dando più rilevanza alla faccia economica e Biden a quella sanitario-sociale. Ambedue, comunque,  chiaramente e unicamente   preoccupati  di catturare il consenso anche se, tanto grande è l’America,che quello  affermato oggi in Florida poteva impunemente essere ribaltato domani in Arkansas.

In casa nostra è del tutto apparente che sullo sfondo di tutte le decisioni, dei comportamenti e delle dichiarazioni aleggia la competizione politica, quasi che i “nostri” si muovessero  con i dati epidemiologici in una  mano, con  i sondaggi politici  nell’altra e con nella testa  le elezioni, quasi fossero  dietro l’angolo. Tutti a chiedere di poter decidere, per poi fuggire pavidi e codardi nel momento di poterlo fare!

Se  gli eventi americani ci possono  vedere come osservatori lontani e allibiti, per le cose di casa nostra non possiamo invece non sentirci  una  preoccupata , e a volte disgustata, parte in causa.

Il virus a due facce, l’economica e la sanitaria, è subdolo ma senza fantasia: i suoi comportamenti sono oramai chiari e le conseguenze altrettanto, dandoci la possibilità, seppur con grandi difficoltà, di poter programmare interventi su un versante prevedendo  le conseguenze sull’altro.  Se però   al virus mettiamo  sul piatto la possibilità di avere una terza faccia, quella “politica”, e di giocare a sparigliare, le  poche certezze saltano e le conseguenze sono  disastrose.

Da tale situazione si esce con i sacrifici di tutti “insieme” e con la capacità di bilanciare economia e sanità. Se sui due piatti della bilancia si inserisce una terza forza  che si sposta ora qua e ora là, a secondo delle varie smanie politiche, il necessario equilibrio è pressoché impossibile e la partita è persa. Senza dimenticare che le prime due facce il Covid se le porta dietro per sua  natura ma la terza, la più irresponsabile,  gliela stiamo regalando noi.

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