“Branco” di giovani rapinatori violenti e seriali della “Darsena” in manette

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MILANO – Cocci di vetro, coltelli, botte e minacce, per farsi consegnare gioielli, soldi o telefonini. Agiva così la “banda della catenina” che spadroneggiava sulla Darsena di Milano, smantellata da un’indagine della Polizia di Stato che ha portato all’arresto di 5 giovani, accusati di 16 rapine.

La “banda della catenina”

La questura meneghina, coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano, ha eseguito 5 ordinanze di custodia cautelare, tre in carcere e due agli arresti domiciliari, nei confronti di 5 giovani, un egiziano, due tunisini e due marocchini, di età compresa tra i 18 ed i 22 anni, tutti con precedenti penali specifici per spaccio e furto. Le indagini, condotte dei poliziotti del Commissariato Porta Genova, hanno ricostruito i sedici colpi messi a segno dal gruppo, quasi tutti nella zona della Darsena, tra giugno ed ottobre 2021.

Nella maggior parte dei casi il “branco” violento ha agito nel fine settimana, in orario serale e notturno, sfruttando la confusione della”movida” per accerchiare le “prede” a cui strappare di dosso gioielli, abiti e telefoni. In molti sono finiti vittime di veri e propri pestaggi, minacce con l’uso di coltelli, cocci di vetro o altre armi improprie puntate alla gola.

Arrestati anche due fratelli

Nel corso dell’esecuzione delle misure di uno dei giovani, è finito in manette anche il fratello, gravato da ordine di carcerazione per rapina e resistenza a pubblico ufficiale, dovendo scontare due anni, quattro mesi e quindici giorni di reclusione. Gli arresti sono stati particolarmente complessi, con le ricerche di due dei giovani indagati che sono proseguite per oltre 48 ore e, perché senza fissa dimora, rintracciati in una cascina in stato di abbandono in zona Giambellino, utilizzata dai due come riparo di fortuna.Sono tuttora al vaglio dei poliziotti numerosi episodi criminali analoghi avvenuti nei mesi successivi, per cui le indagini sono tuttora in atto.