La pandemia consolida il Muro della Gentilezza: a Milano migliaia di donazioni

bruno milano muro gentilezza

MILANO – ‘Milan col coeur in man’, Milano con il cuore in mano. Un vecchio detto meneghino ricorda, se mai ve ne fosse bisogno, che i milanesi sono persone generose. E questo deriva anche dalla cultura giansenista, una derivazione del calvinismo. E’ nata con questo fine, ed è un ennesimo esempio positivo, una iniziativa solidale che è ancor più necessaria in tempi di coronavirus e di aumento della povertà e del bisogno.

I tanti oggetti regalati

I dati. Oltre 10 tonnellate di indumenti usati, 400 coperte invernali, più di 13.000 libri e centinaia di giocattoli per bambini di tutte le età. A un anno dalla sua nascita sulla facciata esterna del Tempio del Futuro Perduto a Milano, in via Luigi Nono, il Muro della Gentilezza, attivo 24 ore su 24 e che consente a chiunque di lasciare e ritirare indumenti o oggetti direttamente dai ganci disposti lungo la parete, ha raccolto una quantità considerevole di doni da parte dei cittadini. Gli oggetti e i beni regalati, vengono restituiti alla collettività e resi disponibili soprattutto per le fasce di cittadinanza più bisognose o per associazioni che si occupano di supporto ai meno abbienti o che collaborano con missioni umanitarie internazionali.

Oltre agli indumenti, ai libri e ai giocattoli, sono stati raccolti: 26 passeggini, 200 confezioni di pannolini, decine di letti e materassi, oltre 4.000 mascherine chirurgiche nuove, alcune biciclette, strumenti musicali, stampelle e carrozzine per anziani, estrattori di latte materno, posate e stoviglie, costumi di carnevale, lettori dvd e persino profumi ancora confezionati.

La risposta solidale

“Nel corso del 2020 la risposta solidale dei milanesi è andata ad intensificarsi nonostante la pandemia – di Nuovo Rinascimento, il collettivo di gspiega Mariangela Vitale, segretaria giovani che organizza e gestisce le attività culturali e solidali all’interno della struttura – dando vita ad una raccolta che abbiamo avuto non poche difficoltà a gestire. Inizialmente erano principalmente senza fissa dimora, famiglie in stato di necessità e anziani a usufruire dei doni dei milanesi, poi, complice l’arrivo dell’emergenza covid-19, sempre più famiglie da tutta Milano e hinterland hanno iniziato a fare la fila per chiedere aiuto e sempre più donazioni sono arrivate spontaneamente: non abbiamo mai dovuto lanciare un appello o un invito a dare una mano, manifestazione del fatto che questa città ha un cuore immenso”.

Il contributo delle associazioni

Numerose sono anche le associazioni attive sul territorio milanese che hanno dato una mano a catalogare e ridistribuire le donazioni durante l’anno, tra le quali Opera San Francesco, il Comitato case popolari Molise/Calvairate, Humana, Humanitas e Cascina Biblioteca.  Oltre a lasciare quanto donato sul Muro della Gentilezza, è possibile anche consegnare ciò che si vuole regalare direttamente al civico 7 di via Luigi Nono dal lunedì al venerdì, tra le 10.30 e le 19.30, con il supporto dei volontari di Nuovo Rinascimento.  Il covid ha certamente creato enormi problemi sul piano sanitario ed economico, ma non ha scalfito il grande cuore della città. Milano ci è sempre stata, c’è, e ci sarà sempre. Questo il messaggio.

Angela Bruno

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