«Bugie e veleni»: Brumana mette in guardia dai buoni propositi di Neutalia

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Il nuovo Cda di Neutalia con i presidenti di Agesp, Amga e Cap

LEGNANOTanto fumo (e della peggiore specie) e poca sostanza, ma “venduta” bene, come se si trattasse di chissà quali benefici per il territorio e i suoi abitanti. Il tutto con la connivenza delle maggiori Amministrazioni comunali. Si può riassumere in questi termini la presa di posizione del consigliere comunale di Legnano Franco Brumana dopo la presentazione, ad opera di Neutalia, dei primi lavori della nuova società all’inceneritore ex Accam di Borsano. Ecco quanto illustrato oggi, sabato 22 gennaio, dal rappresentante della lista civica Movimento dei Cittadini, accompagnato dall’immagine di un lupo travestito da agnello.

Con una conferenza stampa, generosamente ripresa dagli organi di comunicazione locale, è partita l’offensiva mediatica di Neutalia per simulare un’immagine bonaria e mascherare la sua malefica natura. Per questa finalità ha ingaggiato un professionista molto valido, Emilio Conti, autore del “libro bianco sulla comunicazione ambientale”, che è stato docente di comunicazione ambientale presso l’Università Iulm di Milano e che ha un’esperienza notevole nei progetti mirati all’accettabilità territoriale di impianti e infrastrutture.

Con grande professionalità si stanno quindi utilizzando tutte le tecniche della comunicazione pubblicitaria, come se si trattasse di promuovere i prodotti del Mulino Bianco.

Quante dimenticanze sulla salute

Nella conferenza stampa gli esponenti di Neutalia hanno manifestato propositi generici e meravigliosi e hanno presentato fatti di poco conto come se si trattasse del conseguimento di grandi risultati. Hanno riferito di avere installato un impianto di trattamento delle acque reflue, che è indispensabile e che avrebbe dovuto essere in funzione da anni. Si sono vantati di provvedere a rendere efficienti le caldaie e gli impianti, come era inevitabile non essendo in condizioni da funzionare. Hanno prospettato la prossima produzione di energia elettrica così come faceva Accam, che ciò nonostante ha accumulato debiti enormi perché la resa di energia dell’inceneritore è inferiore ai limiti della convenienza considerati accettabili.

I responsabili di Neutalia si sono impegnati ad adottare misure per ridurre le emissioni di ossidi di azoto e a studiare con il Politecnico come ovviare alle gravi fuoriuscite di mercurio. Si sono dimenticati della diossina, del Pcb, dei furani, del piombo, degli idrocarburi pesanti e delle micidiali particelle di pm 10 e pm 2,5 sparse in abbondanza dall’inceneritore. Non hanno riferito che Neutalia sta operando in violazione di una decina di prescrizioni dell’autorizzazione integrata ambientale dell’inceneritore grazie alla benevola distrazione delle autorità pubbliche.

Non hanno parlato della bonifica dei terreni esterni allo stabilimento dell’inceneritore, che come quelli interni già bonificati, sono stati inquinati dalla diossina, dal mercurio e dal Pcb che ricadono dai fumi dell’inceneritore. Non hanno fatto cenno ai danni alla salute dei cittadini, che da cinquant’anni sono esposti alle emissioni dell’inceneritore accumulando veleni, né alla necessità di un’indagine epidemiologica per accertare l’incidenza dell’incenerimento sui decessi per malattie cardiovascolari, respiratorie e tumorali. Infine naturalmente non hanno riferito dei profitti immensi che l’inceneritore garantirà a coloro cui è stato garantito il privilegio di bruciare a tariffa scontata rifiuti ospedalieri provenienti ogni parte d’Italia.

Lavori indispensabili e nuovi debiti

Neutalia si è vantata degli investimenti per 12 milioni di euro, che sono in corso per sistemare gli impianti obsoleti e danneggiati dall’incendio, e che, aggiungendosi ai 14 milioni e mezzo dei debiti acquisiti da Accam, comporteranno impegni finanziari molto gravosi. Non si tratta di soldi piovuti dal cielo sulla nostra zona tramite Neutalia, ma di finanziamenti che dovranno essere rimborsati con i soldi dei cittadini e con i ricavi del previsto aumento dei rifiuti da incenerire. Infine i responsabili di Neutalia hanno dichiarato che si confronteranno con il territorio per suddividere i benefit che verranno elargiti e che saranno miseri contentini rispetto al giro di milioni prodotto dall’inceneritore.

Hanno partecipato alla conferenza i due sindaci di Legnano e di Busto Arsizio, che sono stati i padrini politici del salvataggio di Accam e del prolungamento dell’attività dell’inceneritore. Antonelli si è limitato a generiche lodi di circostanza, ma il sindaco di Legnano Radice, protagonista politico principale dell’operazione dell’inceneritore, ha esagerato. Ha parlato addirittura di un progetto coraggioso che permetterebbe una prospettiva di economia circolare e che avrebbe trasformato un problema enorme in un’opportunità. Ha aggiunto che Neutalia starebbe creando un circuito virtuoso, che farà fare un salto di qualità. Ha concluso in gloria affermando che, trattandosi di una società benefit, permetterà che “il valore aggiunto resti nelle nostre comunità”. Ha confuso evidentemente il valore aggiunto con i danni all’ambiente e alla salute oltre che con i costi che ricadranno sui cittadini.

Franco Brumana

Movimento dei Cittadini

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