Il comitato No Inceneritore sfida Neutalia: «Spegnere subito l’ex Accam di Borsano»

BUSTO ARSIZIO – «La salute non si baratta con nessun benefit. L’inceneritore va spento, subito». Nuovo nome e propositi sempre più chiari ma anche più radicali: il comitato spontaneo “No Accam” ora si chiama “No Inceneritore” e parte subito all’attacco dopo la conferenza stampa con cui Neutalia ha annunciato i prossimi passi della società che ha ereditato da Accam la gestione dell’impianto di termovalorizzazione di Borsano. «Nulla contro Neutalia, che può fare tutta l’economia circolare che vuole. Ma basta con il bruciare rifiuti».

Approccio più radicale

A parlare, in una diretta Facebook, sono Emanuele Fiore e Stefano Marchionna, i portavoce del comitato “No Inceneritore” che qualche giorno fa hanno incontrato il neo-responsabile di impatto di Neutalia Emilio Conti, impegnato ad aprire il dialogo con il territorio. Gli hanno consegnato un documento che sintetizza la posizione del comitato. Che parte da un principio non negoziabile: «Spegnere l’inceneritore subito». Senza se e senza ma. «Il gap è incolmabile – ammette Emanuele Fiore, che era candidato nella lista “Forza Busto” di Gigi Farioli alle ultime elezioni amministrative – per noi la salute non si baratta con nessun benefit». Il riferimento è alla forma societaria scelta da Neutalia. Ma non ci sono compensazioni che tengano, per il comitato. «Abbiamo un nuovo approccio, parliamo solo di salute – annuncia Fiore – l’inceneritore di Borsano non serve a niente, in una regione che ha eccesso di impianti, e inquina, poco o tanto che sia, in una zona già altamente inquinata e dove si è dimostrata la correlazione tra inquinamento atmosferico e infezione Covid. Perciò va chiuso».

I dubbi sull’operazione Neutalia

Per questo il comitato “No Inceneritore” invoca un’indagine epidemiologica sugli effetti della presenza dell’impianto di Borsano, lamentando «l’assenza di dati sulla salute in questo territorio», come fa notare Stefano Marchionna, che alle ultime elezioni era in lista con i Verdi. E non si fa “incantare” dal cambio di approccio di Neutalia. «Nasce estremamente indebitata, come potrà generare benefit? – si chiede Marchionna – si è insediata a Borsano solo per fare business e per far arrivare rifiuti da fuori regione, visto che l’ingresso di Asm accrescerà i conferimenti in house, e i camion di rifiuti che arriveranno all’ex Accam, e che il piano industriale prevede un aumento della quantità di rifiuti da smaltire. Ma quello che mi ha spaventato di più è scoprire che andranno ad installare un impianto per purificare le acque reflue che era un obbligo imposto dall’autorizzazione integrata ambientale e che quindi doveva essere già presente».

busto arsizio comitato inceneritore – MALPENSA24