Buoni spesa, a Busto 1000 domande, 473 già accolte. Al via la distribuzione

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BUSTO ARSIZIO – Sono circa 1000 le domande pervenute al Comune di Busto Arsizio per l’assegnazione dei buoni spesa per l’emergenza alimentare. Di queste, 473 sono state verificate e accolte e riceveranno già entro questa settimana i voucher, simili ai “buoni pasto”, da spendere negli esercizi convenzionati: sono circa 1400 le persone, per una media di circa tre per ogni nucleo famigliare, che verranno aiutate fin da subito. Per le altre domande, gli uffici comunali stanno chiedendo in questi giorni tutte le necessarie integrazioni nella documentazione, con l’obiettivo di poter arrivare alla consegna di tutti i buoni spesa entro i primi giorni della prossima settimana. «Facciamo il possibile per non lasciare indietro nessuno» assicura il sindaco Emanuele Antonelli.

Le motivazioni

«La motivazione più frequente è legata alla perdita dell’occupazione – sottolinea l’assessore all’inclusione sociale Osvaldo Attolini – dai contratti a tempo determinato non rinnovati alla cassa integrazione che non si sa quando verrà erogata». L’importo dei buoni spesa è di 150 euro per i single, 250 euro per i nuclei di due persone, 350 per le famiglie con tre componenti e 450 per quattro componenti o più. Palazzo Gilardoni si è vista assegnare la cifra di 443mila euro dal governo per l’emergenza alimentare, e ha deciso di destinare 100 mila euro alle associazioni del terzo settore per l’acquisto e la distribuzione di generi alimentari o di prima necessità, inclusi i farmaci, e 343.359,20 per i buoni spesa da mettere a disposizione dei cittadini in stato di necessità.

L’intervento

La distribuzione dei buoni, in forma cartacea ma anche digitale, della ditta Pellegrini, specializzata nelle mense e nei buoni pasto, è successiva alla compilazione di un modulo di autocertificazione per l’attestazione dei requisiti e delle priorità di ciascun nucleo familiare nell’accesso ai voucher. Una modalità che nella stessa maggioranza era stata giudicata fin troppo burocratica, e l’alto numero di richieste da integrare in parte lo dimostra. Ma la scelta dell’amministrazione bustocca è stata quella di «tutelare il più possibile le famiglie che hanno maggiore necessità di ottenere il buono», evitando di assegnare importi predefiniti e di correre il rischio di farsi scappare qualche buono anche a chi non ne ha davvero bisogno. Ma una parte delle esigenze di sostegno alimentare sono già state soddisfatte con i pacchi alimentari distribuiti dalle associazioni.

Un numero telefonico per gli over 75

Nel frattempo, l’assessorato all’inclusione sociale, in collaborazione con la cooperativa sociale Solidarietà e Servizi, che da oltre 40 anni si prende cura delle persone più fragili, ha attivato un numero di telefono per gli over 75 residenti a Busto Arsizio. «Un segnale di vicinanza dell’amministrazione comunale a tutti gli anziani della città per dare risposta alle esigenze quotidiane, ma anche un punto di ascolto per non lasciare le persone più fragili da sole – si legge in una nota del Comune di Busto Arsizio – chiamando il numero 0331.182689 dal lunedì al venerdì negli orari 9-13 e 14-18, si potranno infatti avere informazioni sui negozi di alimentari e le farmacie, con i relativi recapiti, che fanno il servizio di consegna a domicilio, ma anche avere i contatti delle associazioni che, attraverso la loro rete di volontari, possono sopperire alle necessità della spesa settimanale». Lo sportello telefonico potrà fornire informazioni relative all’emergenza sanitaria con le principali precauzioni da adottare contro il contagio, e indicazioni sui principali sintomi e sulla necessità, o meno, di contattare un medico. «Ancora una volta – osserva l’assessore all’inclusione sociale Osvaldo Attolini – la collaborazione tra pubblico e privato si rivela un’importante risorsa per dare risposte nelle situazioni di bisogno».

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