“Conte non si discute e Lautaro non lo scambio con nessuno”. Piacentini rilancia la “sua”Inter

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L’ Inter, Vasco Rossi, il Coronavirus, Amici, la classe politica e il mondo del calcio. Mettere tutto insieme non è stato difficile parlando con Gianmarco Piacentini, il popolare volto televisivo di fede nerazzurra.

Oggi che percezione ha del Coronavirus, è cambiata rispetto a un paio di mesi fa?

Fin dall’inizio avevo avuto una brutta percezione. Avevo temuto subito che la questione si stesse prendendo troppo alla leggera. Ho capito che si stava cercando di sminuire il problema anche da parte della comunità scientifica. Purtroppo c’è stato un problema di sottovalutazione grave da parte delle istituzioni

Responsabilità di Regione Lombardia?

Ho diverse perplessità. Ci sono diverse responsabilità. Il Covid è arrivato qui in Lombardia e in questo c’è stata anche tanta sfortuna. Purtroppo finché il potere economico prevarrà sul senso della vita avremo una visione miope. Finché il denaro e il business avranno la meglio, la salute verrà messa sempre in secondo piano.

Di questo campionato che ne farebbe, ha cambiato idea rispetto a qualche settimana fa?

Non ho cambiato idea. Il calcio è subordinato rispetto all’evoluzione del virus. Probabilmente si sta ancora brancolando nel buio. Parlare oggi dell’ipotesi di riaprire il calcio come se fosse di vitale importanza è surreale. Bisogna convivere col vurus va bene, ma con senso di responsabilità. Come fai a giocare a pallone, garantendo la sicurezza dei giocatori, dovendo stare a contatto gli uni con gli altri? Non si può iniziare.

Piacentini a capo del Governo, come programmerebbe la fase 2?

Il buon Piacentini non ha le competenze per prendere queste decisioni e forse dovrebbero assumere questa consapevolezza anche tanti politici che non sono in grado di gestire questa situazione.
Servono certamente cognizione e consapevolezza per riattivare la fase di lavoro, ma piano, piano. Per rimpossessarti di nuovo della vita, ma senza dire adesso è finita, evitando così un pericoloso contagio di ritorno.

Icardi che fine farà?

Icardi difficilmente potrà indossare la nostra maglia. Da come la coppia si è comportata si è intuito che forse vorrebbero andare alla Juve. Lui si è sempre dichiarato interista, ma qui non credo possa esserci spazio per lui.

Da Conte si aspettava di più?

Ho totale fiducia in lui, lo trovo un vincente, un motivatore fantastico. Ero contento fin dall’inizio fosse arrivato uno con il suo carisma.

Sui risultati, sono in linea con le attese?

Non mi aspettavo di più di quanto fatto sul campo. Non siamo così lontani dalla vetta con 13 partite da giocare.

Non si aspettava di essere più vicino?

Siamo abbastanza vicini. Abbiamo sempre fatto il campionato di testa. Siamo stati secondi a lungo prima di essere superati dalla Lazio. Non dimentico che l’anno scorso abbiamo raggiunto la Champions all’ultima giornata. Siamo in linea con il progetto.

Alla sua società ha qualcosa da ridire?

La società sta operando in modo ottimale e sono molto fiducioso. Faremo bene anche grazie a Marotta. Sarà un mercato di scambi e credo che porteremo avanti scambi interessanti perché faremo valere la creatività tipica di noi italiani.

Messi a parte, scambierebbe qualcuno del Barcellona per Lautaro?

Non lo scambierei con nessuno. Coppia super con Lukaku: due ragazzi che si vogliono bene. Credo che essere amici in una squadra di calcio e nello sport in generale sia un valore aggiunto. Lautaro ha un grande potenziale e ha un legame favoloso con Conte.

Da grande esperto di musica, chi consiglierebbe di seguire con attenzione?

Ho visto Amici come ogni anno e, testimoni i miei amici, azzecco spesso i favoriti finali. Avevo indicato i tre nomi che alla fine si sono maggiormente distinti. Tre ragazze fantastiche con un futuro davanti. Nyv è un talento raro, nella scrittura la trovo favolosa. Bravissima anche Gaia, un altro talento che potrebbe trovare grande spazio. E poi Giulia un camaleonte dell’Interpretazione. Mi hanno stregato.

Una canzone adatta al momento?

L’ho pubblicata sui social in questi giorni: Una vita migliore di Vasco Rossi. Penso che sia un inno a migliorare. Ad accrescere la nostra empatia. È un testo che sembra scritto per questo momento: dobbiamo cercare una vita migliore, siamo abitanti di questo pianeta ma insieme a noi c’è un panorama di essere viventi che dobbiamo rispettare. Eppure siamo gli unici che cercano di distruggere anziché proteggere e rispettare gli altri.

Si aspetta un mondo del calcio migliore?

Da questa esperienza drammatica le persone intelligenti prenderanno degli insegnamenti mentre le persone aride che vivono di aspetti materiali difficilmente capiranno. La forbice tra queste due categorie di persone si amplierà. Qualcuno capirà meglio il senso della vita, gli altri continueranno a vivere la loro esistenza allo stesso modo.

La lezione per i politici?

Spero che capiscano che non si debbano più fare le cose per accontentare le lobby, ma che capiscano che al centro della loro azione ci siano soprattutto le fasce più fragili che possono essere aiutate solo dalle istituzioni.
Altrimenti non stiamo parlando di un politico ma solo di un servo del potere.

Gianmarco Piacentini Inter-MALPENSA24