Busto, spintoni e sfottò ai vigili: uno dei due abusivi già libero di tornare in città

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BUSTO ARSIZIO – Lo scorso 21 novembre la notizia, graditissima soprattutto ai cittadini: i due posteggiatori abusivi del parcheggio dell’ospedale di Busto Arsizio erano stati espulsi. Ci erano voluti due anni di controlli e segnalazioni da parte dei cittadini, ma alla fine l’assessore alla Sicurezza Massimo Rogora aveva gioito: «Problema risolto». e invece no: uno dei due ragazzi, infatti, aveva già fatto ricorso dopo il primo rigetto della sua domanda per ottenere lo status di rifugiato politico. E’ libero e da Bari, dove era stato accompagnato in un centro Cio per essere poi rimpatriato, può tranquillamente tornare a Busto.

Nessuna espulsione

In attesa del verdetto di secondo grado. Rogora aveva ringraziato, pochi giorni fa, il ministro dell’Interno Matteo Salvini per aver reso possibile «L’immediata espulsione dei due», che oltre ad essersi mostrati molesti con i cittadini avevano aggredito, strattonato e sbeffeggiato, improvvisando persino un balletto, gli agenti del comando di polizia locale arrivati per controllarli. La norma di fatto è chiara e a proporre, nel decreto sicurezza, l’eliminazione di almeno un grado di giudizio per quanto riguarda i ricorsi sul fronte richieste di essere riconosciuti quali rifugiati politici non viene da Salvini, ma dall’ex ministro dell’Interno Marco Minniti. Chi oggi va applaudito, per aver fatto il proprio dovere sino in fondo e aver visto il proprio lavoro vanificato quanto meno nei prossimi mesi in attesa che arrivi il verdetto di secondo grado) sono gli agenti del comando di polizia locale di Busto. Il posteggiatore abusivo, tornerà in città?

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