Busto, Agesp chiede a Regione i vaccini per il proprio personale

BUSTO ARSIZIOAgesp vuole vaccinare il proprio personale e chiede a Regione Lombardia la fornitura delle dosi da somministrare. Sono quasi 300 i dipendenti che operano tra Busto e i Comuni limitrofi, prestando servizio «in attività di front office, ovvero a contatto diretto con il pubblico, e in taluni casi accedendo anche alle abitazioni private». Motivazioni per cui le società del Gruppo confidando in «un riscontro positivo e tempestivo da parte di Regione Lombardia». Agesp gestisce diversi servizi essenziali, come la raccolta rifiuti, le farmacie, i parcheggi, la manutenzione di verde e strade.

La richiesta di Agesp

«In considerazione del perdurare dell’emergenza pandemica in corso, le società del Gruppo Agesp hanno ritenuto opportuno inoltrare a Regione Lombardia una richiesta per la fornitura di vaccini anti Covid-19 finalizzata alla somministrazione al personale aziendale – si legge in una nota di Agesp – quanto sopra tenendo conto del fatto che le società del Gruppo, sin dall’inizio attive nelle azioni atte a contenere la propagazione al virus Covid-19, come peraltro testimoniato anche dall’ottenimento da parte di un ente certificatore esterno dell’attestazione di conformità documentale del sistema di prevenzione per il contrasto alla diffusione del virus, operano quotidianamente nell’ambito del Comune di Busto Arsizio, nonché di altri Comuni limitrofi, con l’erogazione di numerosi servizi di pubblica utilità anche di valenza sociale, nel contesto, quindi, di cittadine di medie dimensioni e densamente popolate, in un territorio attualmente consistentemente colpito dalla diffusione del virus».

«La maggior parte del personale impiegato nei diversi servizi erogati, che assomma complessivamente ad un totale di quasi 300 unità – precisa Agesp – presta il proprio lavoro in attività di front office, ovvero a contatto diretto con il pubblico, in taluni casi accedendo anche alle abitazioni private, ovvero direttamente e diffusamente sui territori sopra richiamati, pertanto la somministrazione del vaccino anti-Covid, oltre a contribuire sensibilmente al contrasto di propagazione del virus, consentirebbe ai dipendenti Agesp di poter svolgere le proprie prestazioni in una condizione di maggior tranquillità, garantendo in sicurezza la continuità di servizi di pubblica utilità».

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