Busto, alimenti scaduti e dipendenti minacciati: sigilli alle pasticcerie Paganini

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BUSTO ARSIZIO – Oggi, giovedì 24 ottobre, i militari del nucleo di lavoro del gruppo carabinieri forestali di Varese «hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo emesso dal giudice per le indagini preliminari di Busto Arsizio, su richiesta del pubblico ministero relativo alle due sedi operative della Pasticceria Paganini sas di Paganini Giuseppe & C. con sede a Busto Arsizio in via Petrella 20 (di fronte al tribunale, ndr) e in via Mameli 24». La notizia choc per tutti i bustocchi, che da “Paganini” da anni comprano torte, pasticcini o si ristorano con un caffè, è messa nero su bianco in una nota ufficiale divulgata dalla procura della Repubblica di Busto Arsizio e firmata direttamente dal procuratore capo Gian Luigi Fontana. 

Cibo mal conservato o scaduto

«La misura cautelare reale – prosegue il comunicato – è stata disposta a conclusione di un’articolata attività di indagine svolta dall’aliquota reati contro l’ambiente e la salute della procura, in collaborazione con i carabinieri del Nil, i carabinieri forestali, gli ufficiali di polizia giudiziaria dell’agenzia tutela salute Insubria, gli agenti della polizia locale e l’ispettorato del lavoro. In precedenza vi erano stati complessivamente tre controlli più un accesso per verificare l’ottemperanza alle prescrizioni con esito negativo». L’attività ha consentito di contestare una serie di reati commessi dai titolari dell’attività. «La presenza in entrambi i punti vendita di alimenti, detenuti per la vendita, in cattivo stato di conservazione in quanto con data di scadenza o termine minimo di conservazione abbondantemente superati (anche da molti anni) – si legge nella nota ufficiale del procuratore capo – Privi di etichettatura o di indicazioni circa la loro provenienza, lo stato fisico originario (fresco o surgelato) e la data di congelamento, ovvero conservati senza protezione, alcuni dei quali congelati con termine di durabilità abbondantemente superato».pasticceria paganini busto

Ignorata la sicurezza sul lavoro. Dipendenti minacciati

E ancora viene contestata: «La vendita di alimenti congelati senza indicazione nel menù. Numerose violazioni alla sicurezza nei luoghi di lavoro ed alle norme che regolano i rapporti di lavoro tra cui spicca per particolare gravità la violazione dell’articolo 603 bis del codice penale: sfruttamento del lavoro», prosegue il comunicato che aggiunge: «I dipendenti non venivano formati e informati in materia di salute e sicurezza. I titolari della pasticceria hanno esibito agli organi di controllo attestati di frequenza dei lavoratori ai corsi obbligatori in tema di sicurezza, igiene e sanità, corsi in realtà mai frequentati dai dipendenti». E ancora, dice la procura: «I dipendenti venivano anche controllati a distanza, senza autorizzazione, attraverso un sistema di videosorveglianza. I titolari della pasticceria hanno fornito all’ispettorato del lavoro contratti di lavoro retrodatati, turni di lavoro dei dipendenti, registri di presenza, attestazioni di consegna dei prospetti paga: tutti documenti ritenuti falsi». Inoltre «I dipendenti sono stati per anni retribuiti con retribuzioni palesemente difformi dai contratti in violazione alla normativa sull’orario di lavoro e approfittando dello stato di bisogno degli stessi. I dipendenti – si legge ancora nella nota – Sono stati in più occasioni anche minacciati di licenziamento e di cattive referenze qualora non avessero accettato dette condizioni di lavoro, nonché in un caso, di incendio dell’autovettura di una dipendente. E’ contestato inoltre di aver costretto un lavoratore a rimanere sulla propria autovettura parcheggiata nei pressi della pasticceria, senza consentire allo stesso di potervi accedere per il turno di lavoro, in quanto al suo interno era in corso un controllo dell’ispettorato del lavoro».

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